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A piccoli passi

di Stefano Maraviglia

Ha impiegato più tempo del previsto per inserirsi tatticamente nel gruppo e ambientarsi nel calcio italiano, Urby Emanuelson dopo mesi trascorsi da "oggetto miterioso", ha iniziato a rivelare la propria identità. A dire il vero le scelte di Massimiliao Allegri lo hanno aiutato solo in minima parte: se la fiducia costante, l'impiego continuo e la considerazione possono aver trasmesso tanta sicurezza all'ex Ajax, dall'altra il girovagare di ruolo in ruolo, può solo aver creato confusione nella testa del giocatore. L'Emauelson trequartista non ha mai convinto, snaturarlo della corsa e della facoltà del cross è parsa una forzatura, leggermente meglio quando schierato sulla linea dei mediani, assolutamente a suo agio da terzino. La crescita mostrata in queste ultime apparizioni è un segnale positivo, il Milan potrebbe aver trovato una risorsa in più, un acquisto a scoppio ritardato, ma di grande importanza. L'out mancino orfano da tempo di un titolare, vede ora Mesbah giocarsi le proprie chance, fronteggiato a distanza proprio dall'olandese. La morìa di centrocampisti che ha colpito il plotone milanista, costringe il tecnico toscano a delle soluzioni obbligate, ecco perchè Urby avrà maggior possibilità di vedersi impiegato da interno destro piuttosto che da fluidificante, ma una volta superata la "crisi", l'arretramento dell'eclettico oranje, potrebbe avvenire in automatico. Aspettando nuovi incoraggianti segnali e magari il gol, va preso quanto di buon fatto da Emanuelson anche nella giornata di ieri. Dribbling, guizzi in rapidità e qualche tentativo di conclusione a porta, segni tangibili di una forte autostima che può solo giovare al ragazzo e al Milan.


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