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Meno cinque al raduno di Milanello: come ci arriva il club rossonero

di Francesco Finulli

Mancano cinque giorni al raduno di inizio stagione 2024/2025 al Centro Sportivo di Milanello. Tra assenze, mercato e volti nuovi: come ci arriva il Milan? Sicuramente sarà un raduno particolare perché ci sono tantissime novità sul campo ma alla fine ci saranno anche diverse certezze, specialmente per quanto riguarda il lato di gestione sportiva del club.

Novità

La novità principale del raduno rossonero è scontata: Paulo Fonseca. Dopo quattro raduni consecutivi targati mister Stefano Pioli, quest'anno, dopo diverso tempo, il Diavolo sarà pilotato da un nuovo comandante. Il tecnico portoghese, pur essendo stato annunciato da diverse settimane, non è ancora sbarcato a Milano e lo farà nei prossimi giorni, proprio in occasione della prima giornata di lavoro della nuova stagione. A margine di questa, l'ex Roma e Lille avrà anche modo di presentarsi alla stampa (e conseguentemente ai tifosi) come nuovo allenatore della prima squadra: ci sarà infatti, prima dell'allenamento, la conferenza stampa dell'allenatore, con una doppia valenza, di presentazione di se stesso e della stagione. Insieme ai membri della prima squadra - che sarà comunque ridotta all'osso causa Europei e Copa America - si ritroveranno anche i componenti del Milan Futuro, agli ordini di Daniele Bonera e pronti a iniziare una nuova esperienza molto importante. Ritornando ai "grandi", le assenze saranno diverse ma il reparto difensivo sarà presente al completo fatta eccezione per Theo Hernandez: Fonseca potrà lavorare fin da subito su uno dei grandi problemi rossoneri dell'ultima stagione.

Certezze

Le certezze del Milan, in attesa di avere la squadra al completo, arrivano da fuori campo. Se sul rettangolo verde c'è un nuovo gruppo di lavoro e una nuova identità di gioco, ai lati ci sarà la stessa squadra dirigenziale che ha chiuso l'ultima stagione. L'amministratore delegato Giorgio Furlani, il direttore dell'area sportiva Geoffrey Moncada, il direttore sportivo Antonio D'Ottavio e il senior advisor Zlatan Ibrahimovic. Il fatto che il gruppo di lavoro della gestione sportiva del club, per quanto possa essere messo sotto esame dai tifosi nelle ultime gare della stagione, non sia cambiato è un fatto non scontato per il Milan degli ultimi tempi. Ora servirà che ci si inizi a muovere sul mercato, anche perché un'altra certezza rossonera è la possibilità di spendere senza necessariamente dover vendere. Un anno fa veniva venduto Sandro Tonali per 80 milioni è vero, ma quello che aveva in mente la dirigenza era una sorta di rivoluzione all'interno della rosa e difatti c'è stato un ricambio massiccio. Oggi invece servono acquisti mirati, volti a migliorare la qualità in determinate zone del campo. E per farlo il Milan non ha bisogno di vendere. Ciò potrebbe accadere solo a fronte di offerte irrinunciabili per i top player o molto importanti per i giocatori titolari.

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Ep. 593 - Meno 5 al raduno di Milanello: come ci arriva il Milan
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