Lopetegui verso la Premier: chi rimane in corsa per la panchina del Milan?
Nella giornata di oggi si sono susseguiti degli aggiornamenti su Julen Lopetegui. Secondo quanto appreso da MilanNews.it (LEGGI QUI la notizia). il Milan avrebbe abbandonato definitivamente la pista che porta al tecnico basco. Decisivo è stato il tentennamento prima e il successivo ripensamento dopo l'accoglienza molto negativa da parte della piazza rossonera rispetto all'indiscrezione di un accordo molto vicino tra le parti, la scorsa settimana. Più tardi il The Guardian, direttamente dall'Inghilterra, ha riferito che il West Ham e Lopetegui sarebbero a un passo dalla chiusura, che potrebbe arrivare settimana prossima. Ciò detto, chi rimane in lizza per la panchina rossonera?
Casting
Se fosse per la maggior parte dei tifosi, il Milan dovrebbe andare su Antonio Conte, ritenuto dai più l'allenatore migliore sul mercato a livello di esperienza e personalità (tolto Klopp che ha dichiarato di voler prendersi un anno sabbatico). Il problema è che il tecnico pugliese, secondo quanto filtra, non incontra l'identikit delineato dal Milan. Chi potrebbe rispondere alle esigenze rossonere e probabilmente anche incontrare il favore della piazza, sono Thiago Motta e Roberto De Zerbi. Entrambi giovani, entrambi capaci di dare un'identità di gioco ben precisa, entrambi abili nello sviluppare i giovani. Per il primo c'è da recuperare il terreno sulla Juventus che si sarebbe mossa in anticipo; per il secondo bisogna scontrarsi con la realtà della clausola rescissoria da 15 milioni di euro. Gli altri due profili che stanno venendo seguiti con particolare attenzione sono quello di Paulo Fonseca e di Mark van Bommel. Il portoghese è reduce da due ottimi anni alla guida del Lille: dalla sua ha una buona base di esperienza in campo internazionale, la grande sintonia con i giovani talenti e il fatto di aver già allenato con buoni risultati in Italia. Per quanto riguarda l'olandese, invece, sarebbe un ritorno a casa con Ibrahimovic che sarebbe sponsor del vecchio compagno di squadra: forse è il nome meno di grido ma ha fatto esperienze diverse tra Olanda, Germania e Belgio, misurandosi sempre con la Champions League.
Indipendentemente da chi sceglierà la proprietà rossonera, la regola deve essere una: scegliere il prima possibile. Cambiare un allenatore dopo quasi cinque anni non è roba da poco e serve avere al più presto le idee chiare per programmare un nuovo ciclo che non può permettersi di aspettare.
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