I casi di Origi e Ballo-Touré: il flop inglese li ha resi invendibili. 6 mercati ancora aperti in soccorso del Milan
Mercato completato, bocce ferme. Nella conferenza stampa di martedì, l'amministratore delegato Giorgio Furlani ha definito soddisfacente la finestra estiva con gli obiettivi prefissati che sono stati centrati. Zirkzee a parte, aggiungiamo noi ma l'acquisto di Morata aggiunge sicuramente esperienza ed è funzionale al gioco offensivo di Paulo Fonseca.
C'è però la questione uscite, non del tutto completata. Adli, Colombo, Kalulu, Lazetic, Maldini, Nasti, Pellegrino, Pobega, Romero, Saelemaekers e Vasquez. A titolo temporaneo o definitivo, tutti questi giocatori hanno trovato una nuova collocazione.
Caso a parte per Luka Jovic, al quale il Milan ha rinnovato la fiducia salvo poi virare all'ultimo giorno di mercato su Abraham e cercando (invano) di piazzare il serbo, che ha rifiutato le destinazioni che gli hanno prospettato. L'esclusione dalla lista Champions è stata una scelta inevitabile, dettata però più dalla necessità di "tagliare" uno straniero quanto su una reale esclusione dal progetto Milan. Lo stesso Furlani in conferenza stampa ha voluto evidenziare che in questa stagione siano necessarie tre punte centrali.
Di fatto solo due elementi sono rimasti al loro posto e fuori da tutti i giochi: i due casi più spinosi, Fode Ballo-Touré e Divock Origi.
Formalmente sono entrambi retrocessi in Under 23, di fatto non fanno nemmeno parte della squadra di Daniele Bonera. Dei due il più facilmente piazzabile poteva essere il senegalese, per un discorso meramente di ingaggio: un milione di euro. E un'età abbordabile, 27 anni. E sembrava trovata la destinazione, con l'ex Ivan Gazidis a servirci l'assist: il Saint-Étienne, di cui il sudafricano è presidente, era a un passo dal terzino che all'ultimo ha declinato. Sperava nell'Inghilterra ma al Fulham si è giocato male le sue carte e dopo la Coppa d'Africa non ha praticamente mai visto il campo.
Era più prevedibile questo scenario per Origi. Un contratto da 4 milioni netti l'anno fino al 2026, un prestito fallimentare al Nottingham Forest dove ha segnato solo un gol, peraltro nella coppa nazionale meno importante e contro un avversario di Championship.
Chi può permettersi il rischio oggi di accollarsi un simile ingaggio di fronte alle ultime stagioni? Cercando di limitarci ai mercati più ricchi segnaliamo 6 paesi:
Qatar, ultimo giorno per le trattative il 9 settembre
Messico, 10 settembre
Grecia, 11 settembre
Russia, 12 settembre
Turchia, 13 settembre
Emirati Arabi Uniti, 1° ottobre
Queste sono le ultime speranze, per non arrivare a trattare la risoluzione.
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