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Yanga-Mbiwa alla fine arriverà, anche Dzeko è più vicino e occhio al mercato francese. Al Milan sanno che è arrivato il momento di comprare per smuovere una sonnolenta campagna abbonamenti

di Fabrizio Tomasello

E’ passata un’altra settimana e la situazione-mercato del Milan evoca il titolo di un film del 1989 con Nicole Kidman, “Ore 10: calma piatta”.
Negli ultimi giorni è successo davvero poco. Diciamo pure nulla. Anzi no, qualcosa è successo: è arrivato il no (chissà quanto autentico e definitivo) dell’irrequieto presidente del Montpellier Louis  Nicollin che ha respinto sprezzante l’offerta ritenuta ingenerosa di Galliani per il difensore Mapou Yanga-Mbiwa.
Malgrado le dichiarazioni di facciata però, il difensore e capitano dei neocampioni di Francia, vuole assolutamente il rossonero e farà di tutto per convincere il suo focoso e pretenzioso dirigente ad accettare l’offerta del Milan, ed accontentarsi di poco adesso, piuttosto che  di nulla il prossimo anno.
Tra l’altro sembra evidente che la dirigenza rossonera in questo periodo sia particolarmente attratto dal mercato francese. E’ delle ultime ore la notizia che il baby fenomeno del calcio transalpino, M’Baye Niang, giovane talento francese del ’94, sia stato in visita a Milanello per iniziare a prendere contatto con quella che potrebbe essere la sua nuova casa per i prossimi anni. Le sue dichiarazioni all’Equipe vanno in tal senso: “Il Milan è una squadra che mi interessa veramente”. Si tratta di capire se Galliani riuscirà a battere la concorrenza del calcio inglese, Arsenal su tutti, per regalare un sogno al giovane attaccante ed anche ai tifosi rossoneri che accoglierebbero a braccia aperte un prospetto di fenomeno così promettente.

E passiamo alle vostre domande. La prima è di Roberta che cerca risposte rassicuranti: “Fabrizio, secondo te chi arriverà alla fine?”. Ed anche Alessandro ci interpella sul mercato: “Quale sarà il nuovo colpo del MIlan?”

L’augurio innanzitutto è che non si tratti solo di “un” nuovo colpo, ma di diversi innesti per consentire ad Allegri di mettere in campo una squadra dignitosa. Purtroppo la sensazione è che i tempi saranno piuttosto lunghi e questo non suggerisce pensieri positivi. E’ nella mente di tutti i tifosi rossoneri cosa è successo nel 2006 e poi nel 2009, quando Galliani è stato costretto a sostituire Shevchenko e Kakà, senza aver pensato prima a sostituiti adeguati: nel primo caso arrivò a fine mercato tal Ricardo Oliveira, brasiliano pagato oltre 21 milioni e rivelatosi uno dei più catastrofici bidoni della storia rossonera; nel secondo si scelse di portare a Milano Klaas-Jan Huntelaar, per carità un ottimo giocatore, che però ai rossoneri non serviva affatto.
La legittima speranza che questi disastri di mercato fossero comunque stati utili come insegnamento ai dirigenti rossoneri, per non ripetere gli stessi errori, è svanita miseramente quest’anno.
Sulla stessa lunghezza d’onda Luca che ci scrive: “Dovremo aspettare fino al 31 agosto ancora una volta per gli acquisti del Milan? Allegri dice ne arriveranno due, ma io non concepisco dover aspettare sempre l'ultimo e non permettere all'allenatore e ai compagni di poter svolgere la preparazione con i nuovi acquisti”.
Ribadito che si doveva pensare ai rimpiazzi di Thiago e Ibra ben prima di cederli, sono convinto che questo attendismo non potrà che fare bene al mercato del Milan. I tempi in cui Galliani poteva presentarsi sul mercato con una sporta piena di monete sonanti e comprare tutto ciò che serviva, è finito da un pezzo. Ora ci tocca “raccattare” ciò che le altre squadre dismettono. E’ solo in questo modo che si può sperare di prendere uno tra Diarra e Sahin, uno tra Dzeko e Tevez e magari anche Ricky Kakà.
Alberto ci scrive: “Ragazzi non si può andare avanti con i soldi di Berlusconi. E’ ora di vendere un po’ di quote ai petrolieri che hanno tanti, tanti soldi”.
Certo, caro amico, c'è solo un piccolo problema: i petrolieri avranno anche tanti soldi, ma non hanno nessuna intenzione di regalarli a Berlusconi. Il mio consiglio è di smetterla di illuderci con questa storia: Silvio si sarà anche convinto a vendere, ma adesso bisogna trovare qualcuno che sia pronto ad acquistare e la cosa mi sembra più complicata. A conferma di quanto appena scritto, è arrivata poche ore fa la smentita ufficiale di una trattativa tra Milan e Gazprom.

E ancora Mimmo: “Kakà o Tevez? L'uno esclude l'arrivo dell'altro. Tu chi preferiresti?”
Per amore di completezza, ai due da te citati dovremmo aggiungere un’altra coppia di bomber niente male: Dzeko e Leandro Damiao. Anche questi ultimi, come Carlitos l’Apache, in possesso di status di extracomunitario che limita di molto le possibilità di scelta. Al Milan al momento è disponibile un solo slot, che, augurandoci non debba venire utilizzato per il difensore centrale, potrebbe essere occupato da un bomber. Io punterei tutto sulla voglia di riscatto di Edin Dzeko, protagonista mancato al Manchester City ed animato da una travolgente voglia di dimostrare al mondo tutto il suo valore. La maglia rossonera, da lui così elegantemente indossata quando i Citizens giocavano in trasferta, potrebbe essere la divisa ideale per la rinascita del bosniaco.

Francesca è preoccupata: “Chi arriverà al Milan se non si riuscirà a prendere Yanga-Mbiwa?”
La tua preoccupazione mi sembra legittima, soprattutto se fossero veri i nomi delle possibili alternative prese in considerazione da Galliani. Con tutto il rispetto, Andreolli lo lascerei lì dov’è, Astori costa adesso il triplo della cifra a cui l’abbiamo lasciato definitivamente al Cagliari due anni fa, Nkoulou del Marsiglia non ne vuole sapere del Milan, Garay del Benfica e Tasci dello Stoccarda sono nomi assolutamente improponibili. Effettivamente resta ben poco, a meno che il nostro prode AD, non voglia davvero riservare una sorpresa all’agitato popolo rossonero, un nome ancora mai venuto fuori in grado di risollevare l’umore dei tifosi.
La mia personalissima sensazione però è che alla fine si riesca a portare Nicollin a più miti consigli e Yanga-Mbiwa a Milanello.

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