Stephan genio e concretezza, Urby non punge, Pato placa i brividi di Coppa...
Ecco le pagelle di Milan-Novara 2-1:
Amelia 6: Chiamato a neutralizzare, nel primo tempo, una bella conclusione in diagonale di Pesce; angolata ma non irresistibile la punizione di Radovanovic
Bonera 6: Non spinge né si schiaccia troppo, bada alla sostanza senza fronzoli ed evita sbavature
Nesta 6,5: Granoche, Morimoto e Rubino non riescono praticamente mai ad andargli oltre e creargli grattacapi
Mexes 6: Gara concreta e determinata, è sempre più inserito nei meccanismi rossoneri
Antonini 6: Più che Bonera, è lui a godere di discreta libertà sull’out di competenza, ma malgrado l’impegno non riesce a primeggiare (Abate 6)
Merkel 5,5: Sarà l’emozione per il ritorno a casa, ma appare fin troppo timido, la palla sembra scottargli sui piedi e consigliargli sempre la giocata più semplice
Ambrosini 6,5: Tiene in mano con grinta ed esperienza un reparto mai seriamente minacciato, ma soprattutto mostra una condizione atletica più che accettabile
Nocerino 6: Tiene sotto sorveglianza la propria mattonella di competenza senza sbattersi troppo
Emanuelson 6: Insieme ad El Shaarawy è l’unico a prendersi la responsabilità di puntare l’uomo e la porta, ma giocando da trequartista dovrebbe metterci qualcosa in più in fase di conclusione, anche perché le occasioni non gli mancano (Robinho 6,5: Fa traballare la rinfrancata difesa novarese e colpisce il palo calciando a botta sicura sull’1-1)
El Shaarawy 7,5: Svaria su tutto il fronte d’attacco saltando sistematicamente l’avversario diretto, ma soprattutto, trova dai 20 metri la perla dell’1-0 con un gran destro angolato
Inzaghi 6: Vederlo scendere in campo da titolare dona quasi la gioia di un gol fatto, vederlo uscire dal campo con largo anticipo senza passare dalla panchina, dà invece la delusione di un gol subito (Pato 7: Ci prova senza successo su punizione, poi, ironia della sorte, balla sul filo del fuorigioco e segna il 2-1 “alla Inzaghi”)
Allegri 6: Conferma Emanuelson sulla trequarti, ancora una volta senza ricevere la giusta ricompensa. Quella gliela dà senza indugi El Shaarawy, mentre a Inzaghi concede solamente qualche briciola in più.