PAGELLE - Joao Felix indecoroso, Conceiçao non legge la partita. Pavlovic e Jimenez i migliori
Queste le pagelle di Torino-Milan 2-1
MAIGNAN 5: la sua scelta di non far rimbalzare il pallone e farlo entrare in area piuttosto di calciarlo di prima è clamorosamente errata, perché becca in pieno Thiaw in un autogol che è una fotografia fedele della stagione milanista. Sul 2-1 del Toro può poco.
JIMENEZ 6.5: stantuffa per tutti gli 88 minuti in cui rimane in campo. Crossa, intercetta, corre, mette il Torino in difficoltà con le sue scorribande continue che sono una spina nel fianco costante per la squadra di Vanoli. (dall’88’ CHUKWUEZE SV)
THIAW 5: se sull’autogol è vittima della decisione di Maignan, è sul gol del 2-1 del Torino che commette l’ingenuità più grande. Al posto di posizionarsi davanti al pallone, protesta con Sozza e Sanabria lo frega battendo senza chiedere la distanza e mandando in porta Gineitis.
PAVLOVIC 6.5: se tutta la squadra avesse il suo spirito, forse oggi sarebbe ancora dentro alla Champions League e in posizioni più alte in classifica. Lotta come un guerriero, si sgancia spesso in attacco, vince tutti i duelli e si trova anche a fare il centravanti.
THEO HERNANDEZ 6: nella partita del post eliminazione, sostanzialmente non fa una brutta partita. Viene spesso a giocare dentro al campo mentre nel secondo tempo lo si rivede con le sue canoniche sgroppate.
MUSAH 5.5: prende il solito giallo che gli condiziona la prestazione. Fa “muretto” sulle transizioni perimetrali del Milan, ma non è un giocatore che ha quella qualità che servirebbe là in mezzo. (dal 54’ ABRAHAM 6: viene mandato in campo per affiancare Santi Gimenez nel tentativo di cambiare le cose e, obiettivamente, entra bene in campo. Lo trovi anche lontano dall’area di rigore a dare una mano e apparecchia la tavola per il gol del momentaneo pareggio di Reijnders).
REIJNDERS 6: del metodo di gioco di Sergio Conceiçao o, quanto meno, della sua idea di gioco è quello che ne sta pagando di più le conseguenze. Deve fare il regista (non lo è) mentre davanti a sé ha un Joao Felix che non sa né di carne e di pesce. Nonostante tutto, segna il gol numero otto in campionato e diventa il miglior marcatore del Milan in campionato.
PULISIC 5: sbaglia il rigore del potenziale pareggio facendosi ipnotizzare da Milinkovic-Savic. A livello d’impegno è encomiabile, ma non trova mai una giocata che, a livello qualitativo, possa fare leva sul pullman del Torino. Anche lui entra nella dormita collettiva sul gol del 2-1 del Toro a certificare una serata da incubo.
JOAO FELIX 4: le cronache ci dicono che nei due giorni successivi al Feyenoord non si è allenato in gruppo perché era affaticato. Conceiçao, nella rifinitura, lo rimette dentro con i titolari e già questa cosa ha destato sospetto. È evidente di come goda di una sorta di immunità alla sostituzione nonostante faccia delle prestazioni pietose a livello qualitativo. Peggio di lui fa chi lo tiene dentro. Infatti quando esce, il Milan si rianima. (dal 70’ SOTTIL 6: entra molto bene in campo, si trova a suo agio nell’asse con Theo ed è da uno dei suoi tanti cross che nasce l’azione del pareggio del Milan).
LEAO 5.5: non un primo tempo scintillante, ma dentro la mole di gioco milanista dopo l’autogol, lui si procura il rigore che poi Pulisic fallisce. Non è spiegabile la sua sostituzione all’intervallo per far posto a Fofana quando in campo ci rimane il fantasma di Joao Felix. (dal 46’ FOFANA 5: dorme clamorosamente in occasione del gol vittoria del Torino, perdendosi Gineitis).
GIMENEZ 5.5: Milinkovic-Savic, in avvio di primo tempo, gli cancella un gol praticamente fatto con una super parata. Nel secondo tempo, pur di allargare la difesa del Torino, si trova ad agire come seconda punta e apre gli spazi per l’avanzata dei compagni. (dall’88’ CAMARDA SV)
All. CONCEICAO 4: con questa prestazione, il Milan dice praticamente addio alla Champions League. Le sue scelte non pagano, specialmente quella di tenere in campo, oltre ogni ragionevole comprensione, Joao Felix che sembra goda di un trattamento di favore. La sostituzione di Leao all’intervallo non ha senso e quando toglie Felix, è troppo tardi. E sta perdendo la qualità di Reijnders dalla trequarti in su. Conferma a fine stagione molto più lontanta.