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PAGELLE - Gabbia è l'anima rossonera che era mancata. Fonseca la prepara magistralmente

di Gaetano Mocciaro

Maignan 6.5 - Thuram si gira, lui risponde da campione. Può poco sul diagonale di Dimarco.

Emerson Royal 5.5 - Ancora una volta, il Milan prende gol da quella zona del campo. Permette a Dimarco prima di avviare l'azione del pari, poi di finalizzarla lasciandolo incredibilmente solo. Cresce col passare dei minuti, l'impegno c'è la precisione un po' meno.

Gabbia 8 - È l'anima rossonera che troppo spesso è mancata, soprattutto in partite così. Preferito a Pavlovic, soffre anche lui su Lautaro, specie nell'azione che porta all'1-1. Provvidenziale nella ripresa con un paio di grandissime chiusure e tanto basterebbe per rendere la sua prestazione più che positiva. Sceglie all'89' di entrare nel mito, svettando più alto di tutti e gonfiando la rete. Un ragazzo del vivaio che ridà al Milan la supremazia cittadina e forse dà la svolta alla stagione. Una favola.

Tomori 6 - Si presenta con una bella chiusura su Dumfries, si fa apprezzare anche nel gioco aereo ma ha la colpa di tenere tutti in gioco nell'azione che porta al pareggio dell'Inter. Una leggerezza a cui pone rimedio lasciando passare pochissimo nella ripresa e che passa in cavalleria grazie all'incornata vincente di Gabbia.

Theo Hernandez 6 - Più utile dietro nel contenere Dumfries. Resta di fatto basso e quando prova a sganciarsi viene chiuso dalla morsa interista.

Pulisic 7.5 - Capitan America si conferma la luce del Milan anche in un periodo di grande difficoltà come quello attuale. Si costruisce il gol tirando fuori scaltrezza, agilità e grandissime qualità tecniche. Svaria sulla trequarti, aiuta nei raddoppi e quando non arrivano i palloni se li va a prendere. Dal 78' Okafor sv

Fofana 6 - Di fatto è l'uomo davanti alla difesa nel 4-1-4-1. Non benissimo in appoggio, si fa apprezzare per qualche buona chiusura ma l'ammonizione nel finale del primo tempo lo limita.

Reijnders 7 - Resta schiacciato nella sua metà campo per un tempo, suona tutt'altra musica nella ripresa dove ispira e prova anche la soluzione personale. Impegna Sommer, trova giocate intelligenti, su tutte un filtrante che mette Abraham nelle condizioni di calciare da posizione favorevole, infine pennella per Gabbia per il gol della vittoria. È uno dei giocatori più "da Fonseca" che il portoghese ha a disposizione.

Leao 6 - Nel primo tempo è in campo ma non si vede, latita sulla fascia, non riceve palla e non fa nulla per prenderla. Si sveglia nella ripresa, un perfetto terzo tempo di testa impegna Sommer e poi serve Reijnders per un'altra occasione rossonera. Ma ha sulla coscienza due clamorose occasioni sprecate. Dall'87' Chukwueze sv.

Morata 6 - Un po' punta, un po' trequartista. Si mette al servizio di Abraham, sgomita con i difensori interisti e con Calhanoglu. Per come si sbatte è ammirevole. Dal 78' Lofuts-Cheek sv.

Abraham 6.5 - La sua fisicità è importante per tenere occupati i difensori nerazzurri e far salire la squadra. Buona tecnica che lo aiuta a destreggiarsi in situazioni difficili e a distribuire palloni importanti per i compagni di squadra. Grande partita con l'unico neo dell'imprecisione sotto porta. Ma alla fine la vittoria arriva ugualmente.

Allenatore Paulo Fonseca 8 - Toccato il fondo col Liverpool non restava che inventarsi qualcosa per cambiare la rotta del Milan e salvare la sua avventura in rossonero. Partita preparata magistralmente. Intelligente la scelta delle due punte, il Milan fino al gol del pareggio nerazzurro dà anche ottime impressioni e mostra coraggio anche nella ripresa, col passare dei minuti, credendoci e riuscendo a centrare una storica vittoria, quando quasi nessuno alla vigilia ci credeva. Regala ai rossoneri un derby dopo l'umiliante striscia di 6 partite senza sconfitte. E tanto basta per meritarsi la fiducia.


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