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PAGELLE - Fonseca e un Milan senza identità. Si salva Pavlovic e poco altro

di Pietro Mazzara

Un Milan senza identità perde per 2-1 al Tardini contro il Parma nella seconda giornata di campionato. Una prestazione, come contro il Torino, insufficiente quella dei rossoneri che sembrano un’accozzaglia di giocatori più che una squadra. Una squadra che ha delle falle di personalità e tecniche importanti (serve una punta vera in alternativa a Morata), oltre a un senso continuo di spaesamento nella proposta di gioco. Queste le pagelle di Parma-Milan.

MAIGNAN 6: per poco non fa un miracolo sul tiro di Man che porta in vantaggio il Parma. Nega a Mihaila il gol del raddoppio con una parata in controtempo non banale. Non può nulla sul diagonale di Cancellieri.

CALABRIA 5: in netta ed evidente difficoltà per tutto il primo tempo, dove il Parma sceglie di attaccare lo spazio alle sue spalle in maniera abbastanza sistematica. Bruciato in velocità da Valeri che apparecchia la tavola per Man per il gol del vantaggio dei padroni di casa. E anche nella ripresa non brilla. (dal 67’ EMERSON ROYAL 5.5: fuori posizione nell’azione del 2-1 del Parma). 

TOMORI 5.5: un primo tempo di grande difficoltà per il centrale inglese, che esce male in occasione del gol del Parma. Nel secondo tempo emerge più Pavlovic rispetto a lui. L’assist di Almqvist per Cancellieri gli passa in mezzo alle gambe.

PAVLOVIC 6.5: è il giocatore più pericoloso del primo tempo, con un colpo di testa alzato sopra la traversa da Suzuki e un palo esterno. Bonny lo mette alla prova dal punto di vista fisico. Anche nel secondo tempo è spesso dominante, sia a campo aperto sia nel corpo a corpo. 

THEO HERNANDEZ 5.5: dove guardava mentre Man gli tagliava dietro le spalle e poi metteva il pallone alle spalle di Maignan? Un primo tempo censurabile. Poi, nella ripresa, cambia marcia e confeziona, insieme a Leao, l’azione prime per il gol del pareggio di Pulisic.

REIJNDERS 6: cerca di metterci fosforo e idee. Suzuki gli sfoggia una parata importante dopo una super giocata, in un’altra occasione ritarda la conclusione quando aveva il canale di tiro aperto. In avvio di ripresa colpisce una traversa clamorosa. Ma perché non calcia quando si crea lo spazio?

MUSAH 5: cerca di porre delle pezze allo sfilacciamento globale della squadra. Ma il Parma, che palleggia bene e verticalizza meglio, gli fa venire il mal di testa. Importante una sua diagonale per evitare che l’ennesima transizione del Parma metta Man davanti a Maignan. (dal 67’ FOFANA 6: ci mette quello che ha, cerca di accorpare la squadra e a fare filtro).

PULISIC 6: canta e porta la croce. È quello che dà sempre la sensazione di sapere cosa fare con il pallone tra i piedi. Cervello sviluppato nella lettura dell’azione della THEAO e a mettere dentro il gol del momentaneo 1-1. (dall’85’ CHUKWUEZE: sv).

LOFTUS-CHEEK 5: un primo tempo di difficile decriptazione quello dell’inglese, che cerca tanto movimento ma ne trova ben poco.

LEAO 5.5: Coulibaly, nel primo tempo, lo spegne del tutto. Gli nega ogni spazio e ogni rifornimento. Non ha molta voglia di correre all’indietro e questo è un problema. Nel secondo sembra togliersi di dosso le tossine e insieme a Theo mettono in scena la THEAO per costruire il gol del pareggio di Pulisic dove lui è bravo nel leggere l’extra pass per il compagno. Da una sua apertura a tutto campo, nasce il gol del 2-1 del Parma.

OKAFOR 5: si è visto poco, ma ha una delle poche occasioni del primo tempo che il Milan riesce a creare. (dall’85’ JOVIC: sv)

ALL. FONSECA 4.5: un avvio di campionato così, onestamente, non era minimamente preventivabile. Il suo Milan è una squadra sfilacciata, con spazi ampi concessi agli avversari che sanno bene come sfruttarli. Alle sesta settimana di lavoro, non c’è traccia delle sue idee di gioco ed è una cosa grave. O si dà una svegliata anche lui, o qua le cose iniziano a mettersi male per tutti. 


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