Pagelle - Umiliazione totale. Pioli il peggiore. Si salvano solo Giroud e Origi
Queste le pagelle di Milan-Sassuolo:
Tatarusanu 4: una costante: il gol sul suo palo. È quello dello 0-2 di Frattesi, che lo buca sul primo montante che è sempre di competenza del portiere. Il gol di Berardi arriva in condizioni strane. Ma continua a essere un bersaglio facilmente perforabile.
Calabria 4: avrebbe voluto festeggiare diversamente le 200 presenze con la maglia del Milan, che invece andranno in archivio come una delle sue partite più brutte in rossonero. Fornisce l’assist per il gol di Giroud, però soffre maledettamente Laurienté fino a commettere il fallo da rigore del 1-4 a inizio secondo tempo.
Kalulu 4: va a picco come il resto della squadra. Quando il Sassuolo si accende, pure lui va in blackout non riuscendo a mettere mezza pezza laddove servirebbe.
Gabbia 4: concede troppo spazio a Frattesi che non si fa pregare nel fare la mezzaluna e scaricare il pallone alle spalle di Tatarusanu. È una delle foto più nitide della crisi milanista.
Theo Hernandez 4: ci si sarebbe aspettati una prova di personalità da parte sua, specie perché la fascia sinistra era meno occupata vista l’assenza di Leao. Invece rimane sui blocchi, non sgroppa mai. Come se il caro benzina gli avesse consigliato di inserire il risparmio energetico.
Krunic 5: torna titolare, ma nei due di centrocampo fa fatica a trovare le misure con Tonali. E allora il Sassuolo ne approfitta attaccandogli le spalle. È uno dei pochi che sembra avere la fiamma accesa fino alla fine. (dal 70’ Pobega 5.5: cambio su cambio di Pioli, che tiene un muscolare accanto a Tonali).
Tonali 5: è dentro in turbinio negativo dalla squadra. Non azzecca una linea di passaggio, sembra imballato mentalmente e fisicamente. E il Milan va con lui.
Saelemaekers 4: torna titolare, ma non ci sono tracce degne di nota della sua presenza. Il belga e Calabria provano a frustare la fascia destra, ma poi evaporano. (dal 70’ Messias 5: spiace per lui, ma entra quando c’è ben poco da fare e non è di certo lui quello che può cambiare le sorti di una partita).
De Ketelaere 5: parte con una fiammata, poi come un fuoco di paglia si spegne. Gli avevano chiesto maggior personalità, lui si nasconde e si rivede nel finale di primo tempo. Esce all’intervallo. (dal 46’ Leao 5.5: dovrebbe dare lo slancio al Milan, invece rimane con il tasto off. Cerca di mettere in area qualche cross, che i compagni non leggono).
Rebic 4: la scelta di Pioli non viene premiata, come molte delle altre. Il croato più giocare largo, fa la seconda punta per attaccare le seconde palle. Ha una buona occasione nel primo tempo, ma non angola la conclusione. Gli annullano un gol nel secondo tempo per fuorigioco di mezza spalla. (dal 70’ Origi 6: mossa della disperazione totale di Pioli. Mette minuti nelle gambe dentro un San Siro irriconoscibile. Fa un grande gol, che serve più a lui che al resto)
Giroud 6: segna il gol che sembra dare la speranza di riaprire la partita, poi perde Berardi in occasione del gol del 1-3 in coabitazione con altri compagni. il suo sguardo, dopo il gol dell’1-0 ospite, è l’emblema dello spaesamento totale della squadra.
All. Pioli 3: sconfitta umiliante, in casa, che porta la gente a lasciare lo stadio prima del fischio finale come non accadeva dai tempi della Banter Era. Purtroppo qui ci sono colpe grandi da parte sua, del suo staff e di chi gli ha messo a disposizione una squadra spaccata in due nei valori. Settimana prossima ci sarà il derby, ma saranno sette giorni terribili da gestire. Ora bisogna vedere se avrà ancora il timone tra le mani, cosa che nell’ultimo mese sembra aver perso completamente, con una nave allo sbando e che imbarca acqua da tutte le parti.