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Pagelle - Pioli affonda con le sue idee. Theo e Leao, dove siete? Rimpianto Chukwu

di Manuel Del Vecchio

Di seguito le pagelle di Roma-Milan di Europa League:

Maignan 5.5: può poco sui gol, ma comunque ne prende due. Nervoso con i compagni.

Calabria 5: Pioli sceglie di usarlo in posizione centrale in fase di impostazione, lui cerca di fare quel che può. La Roma stringe le linee e lui non trova mai la soluzione pericolosa tra centrale e terzino (dal 46’ Reijnders 5.5: deve provare a dare ordine in un caos incredibile. Fa quel che può ma non riesce ad incidere neanche lui).

Gabbia 5.5: perde in modo netto il duello fisico con Lukaku che porta al secondo gol romanista. Nella ripresa scivola in area ma Abraham lo grazia. Segna il gol della bandiera con un bel colpo di testa, ma è troppo tardi.

Tomori 5: esce in ritardo su Pellegrini in occasione del primo gol avversario, ma bisogna anche dire che Bennacer lo lascia scopertissimo.

Theo Hernandez 5: atteggiamento preoccupante. Dov’è Theo? Anche oggi non riesce a dire la sua. Demineralizzato.

Musah 6: l’unico a salvarsi dalla bruttezza del primo tempo. Pioli lo mette largo per tenere basso Spinazzola e per creare spazio a Pulisic in posizione intermedia. Corre per due, si rende protagonista di un paio di azioni in dribbling notevoli (dal 69’ Florenzi sv: entra per l’assaltone finale ma l’unica cosa per cui verrà ricordata la sua partita sono i fischi ingenerosi che gli riserva l’Olimpico).

Bennacer 4.5: errori fatali su entrambi i gol. Si perde Mancini sul primo, nel cuore dell’area di rigore, e sul secondo lascia a Pellegrini il tempo di fare tutto quello che vuole. Il capitano giallorossa ne approfitta per lanciare Lukaku, e da lì nasce la rete di Dybala (dal 40’ Jovic 5.5: inserito come mossa della disperazione, il fatto che sia il 40esimo è tutto dire. Questa volta non gli riesce la solita magia nonostante almeno un paio di palle gol interessanti in area).

Pulisic 5: si arrabbia con Pioli per la sostituzione ma la sua è una partita scialba, scialbissima. Delude e non riesce ad incidere, nonostante ci provi (dal 69’ Okafor 5.5: anche a lui non riesce la solita magia da subentrato. Ha difficoltà ad entrare nel vivo del gioco anche a causa di un assetto totalmente sbilanciato e con le corsie offensive intasate).

Loftus-Cheek 5.5: va vicino al gol due volte, una traversa e un colpo di testa salvato sulla linea da Spinazzola. Tanto pericoloso in queste due occasioni quanto fuori dal gioco per il resto (dal 46’ Chukwueze 6: l’unico, ma davvero l’unico, a crederci. Indemoniato, pericolo costante e continuo per la difesa giallorossa. Aumentano i rimpianti per non averlo visto da titolare).

Leao 5: non malissimo, ma comunque troppo poco. Qualche giocata interessante c’è, ma non si accende mai nel modo giusto. Non una partita bruttissima, ma ci si aspettava molto di più.

Giroud 5: l’ultima notte europea con il suo Milan è amara, amarissima. Finale che non meritava ma che arriva anche per una prestazione in cui non riesce mai ad incidere. Smalling lo controlla dall’inizio alla fine.

Pioli 4: chi è causa del suo mal, pianga se stesso. Va a fondo con le sue idee. Legittimo, per carità, ma il popolo milanista non meritava l’ennesima umiliazione in mondovisione. Non riesce a ribaltarla neanche giocando in superiorità numerica per sessanta minuti. Perde il confronto contro un allenatore che ha 17 partite tra Serie A ed Europa League. C’è poco da dire, se non salutarsi.


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