Pagelle - Leao, gol da fenomeno. Loftus dominante. Tomori, rosso pesante
Queste le pagelle di Roma-Milan:
Maignan 6.5: la deviazione di Kalulu sul tiro di Spinazzola è una di quelle che fanno bestemmiare i portieri (e non solo), perché la palla si alza quel tanto che basta per passargli sopra la mano. Determinante nelle uscite e nel gioco con i piedi.
Calabria 6.5: disegna il cross che Leao trasforma nel gol dello 0-2 in avvio di ripresa. Bravo a trovare sempre la posizione dentro al campo in fase di costruzione e ad allargarsi quando serve. Forse concede troppo spazio a Spinazzola in occasione del gol della Roma.
Thiaw 7: fisicamente dominante, con la sua prestazione che si alza di livello quando va a sfidare uno come Lukaku, che a livello fisico è abituato a vincere. Malick non sbaglia nulla, nelle scelte e anche nelle botte da dare.
Tomori 5: la “tomorata” arriva, con un doppio giallo preso contro Belotti. Il primo è forse frettoloso da parte di Rapuano che gli condiziona la partita, ma il secondo è netto e sapendo di essere gravato da questo peso, doveva fare più attenzione. Salterà il derby alla ripresa del campionato.
Theo Hernandez 7: ha bisogno di una ventina di minuti, così come Leao, per trovare gli spazi giusti per iniziare a devastare la fascia sinistra. Poi prende ritmo di gamba e di corsa, con Celik e Zalewski che non sanno mai come tagliarlo fuori. Encomiabile, nel finale, nei tenatativi di tenere il pallone lontano dalla zona calda.
Loftus-Cheek 7: spacca la partita subito, con il dai e vai con Giroud che lo porta davanti a Rui Patricio che lo stende. Domina il centrocampo con qualità, quantità e personalità. Ammonito, dopo il rosso a Tomori, Pioli lo toglie. (dal 65’ Kalulu 6: la deviazione sul gol di Spinazzola, che manda fuori giri Maignan, è sfortunata. Entra bene e prende le misure con Thiaw in vista del derby).
Krunic 7: partita sontuosa del bosniaco, che è l’uomo di riferimento di Maignan quando c’è da uscire dal basso, ma ancora una volta fa tanto altro. Scherma la difesa, recupera palloni e li smista rapidamente. Si concede anche una giocata in mezzo a due di alta classe.
Reijnders 7: è il cavatappi, la leva, il detonatore degli spazi a sinistra. Quando Paredes inizia a non capire più la sua posizione, ecco che in automatico si aprono spazi per Leao e Theo Hernandez. Dopo l’espulsione di Tomori ci mette tantissima dedizione e applicazione nella gestione dell’inferiorità.
Pulisic 6.5: l’intesa con Giroud e Loftus-Cheek è importante ed evidente. Meno appariscente rispetto a Bologna e alla gara con il Torino, ma è sua l’occasione per il potenziale 0-2 dove incorna il cross di Theo Hernandez, ma trova un grande Rui Patricio sulla sua strada. (dal 76’ Chukwueze 6: per la terza partita entra in condizioni non ideali, ma capisce che il suo ruolo è quello di dare intensità nella fase difensiva e lo fa bene).
Giroud 7: apre la strada a Loftus-Cheek in occasione dell’azione che poi porta al rigore. Che lui stesso trasforma per il suo quarto gol in campionato in tre partite. Sembra divertirsi molto nel fare il regista offensivo e nel creare spazi per i compagni. (dal 70’ Pobega 6: intenso, attento, rognoso. In sostanza, utile quando c’è da chiudere gli spazi).
Leao 7.5 – IL MIGLIORE: Celik lo mena finché riesce a stargli dietro. Poi, quando il pacchetto di sinistra apre gli spazi, diventa devastante. È spettacolare il gol dello 0-2, dove in rovesciata e in caduta, trova un impatto perfetto e un gol devastante che ha certificato una supremazia a tratti imbarazzante della squadra di Pioli su quella di Mourinho. (dal 76’ Okafor 6: dà segnali, soprattutto di applicazione. Come Chukwueze, entra nel momento del sacrificio e ci mette tutto).
All. Pioli 7.5: la supremazia del suo Milan, al cospetto della Roma, è quasi imbarazzante per quanto sia evidente. Che sia a destra o a sinistra, la squadra trova giocate sempre importanti e decisive. Tomori gliela combina poco prima della sostituzione, ma ottiene una grande reazione dalla sua squadra, che continua a giocare il pallone anche in inferiorità.