Pagelle - Dalot disastroso, Saelemaekers inconcludente. Brutti segnali dal Picco
Queste le pagelle di Spezia-Milan:
G. Donnarumma 6: tanto per non perdere l’abitudine, tira fuori una parata atomica su Saponara, che già pregustava il gol dell’ex. I due gol con i quali il Milan capitola non sono colpa sua.
Dalot 4: prestazione orribile del portoghese, che non trova mezza coordinata su Saponara che lo salta quando e come vuole.
Kjaer 6: ritorna dall’inizio ed è costretto a lanciare lungo spesso e volentieri perché la costruzione della squadra è assente. (dal 65’ Tomori 6: conferma la bontà del suo innesto con una diagonale che ha evitato un uno contro uno contro Donnarumma).
Romagnoli 5,5: Agudelo è in modalità Dybala e gli sguscia sempre via. Affonda con tutto il complesso dentro una prestazione di squadra negativa.
Theo Hernandez 5: perde il pallone che innesca l’azione del vantaggio spezzino, ma incappa in una serata in cui sembra che abbia il carretto attaccato alla schiena.
Bennacer 5,5: il suo rientro era atteso da tempo, ma la sua regia è offuscata dalla pressione degli avversari che gli tolgono il respiro. (dal 64’ Meite 6: entra a risultato e partita già andati, senza infamia e senza lode).
Kessie 5,5: in balia del ritmo forsennato che i tre di centrocampo dello Spezia impongono. Anche lui torna umano in una serataccia globale della squadra.
Saelemaekers 5: non ci siamo proprio. Bastoni lo stoppa come e quando vuole e lui non trova mai una delle sue giocate classiche. L’asse con Dalot è da dimenticare (dall’83’ Castillejo sv).
Calhanoglu 5,5: imbrigliato dalle linee strette dello Spezia, il turco cerca – soprattutto nel primo tempo – di trovare aria su zolle più esterne. Il risultato è che mancando lui li in mezzo, viene a mancare la fase di costruzione finale dell’azione offensiva. (dall’83’ Hauge sv).
Leao 5: impalpabile. Vignali gli morde le caviglie e non gli lascia lo spazio del quale necessiterebbe per liberare la sua corsa. (dal 64’ Mandzukic 5: non dà quello sprint caratteriale che Pioli si sarebbe aspettato).
Ibrahimovic 5: non sempre Dio può predicare da solo nel deserto. E questa sera, nel nulla cosmico della fase offensiva del Milan, lui è la vittima principale. Serataccia.
All. Pioli 5: zero tiri in porta. Un dato eloquente che racchiude la sterilità della squadra in 90 minuti da incubo e che devono far riflettere sul come si sia approcciati a questa gara.