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Zingonia, il custode blocca giornalisti e tesserati del Milan nel post partita

di Redazione MilanNews

Episodio da bollare quello successo ieri pomeriggio presso il Centro Sportivo di Zingonia, casa dell’Atalanta che ha ospitato il match tra gli orobici e il Milan valevole per la quarta giornata della regular season del campiona nato Allievi Nazionali. Al termine della partita, gli unici due giornalisti presenti al campo di gioco, ovvero il nostro inviato e un altro collega della carta stampata, si sono recati, seguiti da tre dirigenti rossoneri, verso la strada che porta agli spogliatoi per cercare di portare a casa le voci dei protagonisti del big match di giornata. Oltrepassato il cancello apposito che immette a una strada che divide il campo d’allenamento dell’Atalanta ai campi in sintetico e a quello dove si era disputata la partita, ecco palesarsi un anziano signore, maglia di rappresentanza dell’Atalanta, forte accento bergamasco in sella a una bici che si fa avanti con fare minaccioso. “Voi chi siete? Qui non potete entrare. Non siete in distinta” attacca. Sia noi di MilanNews.it che quelli del Milan, tesserino alla mano, cerchiamo di farci riconoscere da questo signore che non ne vuole sapere e prosegue: “Ogni volta che viene il Milan qui fate i fenomeni. I fenomeni. In sei siete qui dentro. In sei”. L’aria si fa tesa con il custode di Zingonia che continua a inveire affermando che quella zona nella quale ci trovavamo è un cantiere. Effettivamente, alla nostra destra, dietro la tribuna del campo centrale, c’è un mini cantiere recintato ma senza cartelli che ne indichino la presenza. Mino Favini, responsabile del settore giovanile dell’Atalanta, si avvicina ai presenti chiedendo scusa a nome della società e chiedendo di sorvolare sull’accaduto. I fatti che vi stiamo raccontando avvengono anche sotto lo sguardo attonito di Filippo Galli il quale si allinea sulla presa di posizione di Favini. Intanto i giocatori delle due squadre sfilano verso l’uscita mentre il custode-condor continua a fare cerchi con la sua bicicletta a “difesa del territorio”. L’intervista che abbiamo realizzato con Filippo Inzaghi è stata possibile solo grazie alla disponibilità del mister che si è fermato poco prima dell’uscita dove ad attenderlo c’erano almeno un centinaio di persone. Quando abbiamo avuto a che fare, lavorativamente parlando, con l’Atalanta, siamo sempre stati trattati benissimo, con massima disponibilità nella persona del suo responsabile comunicazione, Andrea Lazzaroni. Ma essere prigionieri di un signore arrogante che di professione fa il custode e che ci ha impedito di svolgere al meglio il nostro lavoro, beh, questo non possiamo proprio accettarlo.


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