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Vocalelli spiega: "Ci sono tante categorie di allenatori. E poi c’è Allegri"

di Antonello Gioia

Alessandro Vocalelli, giornalista, si è così espresso su La Gazzetta dello Sport su Massimiliano Allegri: "Ci sono allenatori che portano, o promettono, spettacolo. Ci sono allenatori che hanno in testa soltanto lo scudetto, il loro chiodo fisso: e se non c’è una campagna acquisti adeguata neanche si siedono a parlare. Ci sono allenatori che vengono chiamati in corsa, specialisti nell’aggiustare le situazioni più complicate. Un pronto intervento, per poi magari rivolgersi altrove per progettare il futuro e ripartire da zero. Ci sono allenatori che sanno come si raggiunge una salvezza: se quello è il tuo obiettivo, e non vuoi correre rischi, sai qual è il nome giusto. Insomma, ci sono tante categorie di allenatori. E poi c’è Allegri".

IN CASA MILAN C'È OTTIMISMO

Massimiliano Allegri lo ripete ad ogni conferenza stampa e ad ogni intervista: l'obiettivo del Milan è piazzarsi nei primi quattro posti della Serie A, perché è condizione indispensabile tornare a giocare la Champions League. Vero, questo è il traguardo imposto dalla società. Però, se si può sognare, perché non farlo? Soprattutto perché Pulisic e compagni, ad oggi, sono lì assieme al Napoli davanti a tutti. E a sognare, con ottimismo, è il Presidente Paolo Scaroni: "Se ci credo? Io ho vinto un solo scudetto ed è stato indimenticabile. Potrei parlarne per ore di quello scudetto. Se vincere non è la priorità del Milan? Nel calcio europeo vincere è tutto, in altri sport la necessità di vincere forse è meno forte che nel calcio dove invece vincere è tutto". A far da navigante per le ambizioni del Milan è Massimiliano Allegri, elogiato anche dal presidente dopo le scelte scellerate per la panchina rossonera della passata stagione: "Credo che avere degli allenatori esperti, competenti, che ne hanno viste tante e che diffondono un'atmosfera di serenità e di ottimismo, vivendo tutto su un piano emotivamente sano come fa Allegri,  sia un elemento chiave. Come diffonde serenità a me, sono convinto che la diffonda anche a squadra e staff. Credo che questo sia fondamentale per avere risultati positivi in campo. Quando sono arrivato al Milan mi hanno spiegato che la squadra in campo è la figlia dell'allenatore e della società. La società deve essere sana, e Gerry Cardinale ce lo garantisce, e poi c'è un allenatore come Allegri che ne ha viste tante durante la sua carriera. Tutto questo si trasferisce in risultati in campo".


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