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Vocalelli: "Nella clausola da 175 milioni c’è tutta la speranza rossonera su Leao"

di Antonello Gioia

Nel suo consueto fondo su La Gazzetta dello Sport, il giornalista Alessandro Vocalelli ha parlato dell'importanza per il Milan - e per Leao in particolare - dell'ultima sfida del 2023 contro il Sassuolo: "Per chiudere il cerchio, può dirci chi è davvero Leao. Un ottimo calciatore, con risorse atletiche e mezzi tecnici notevoli, oppure un Grande Giocatore? Uno di quelli - con potenzialità, si diceva, da Pallone d’Oro - per cui è stato giusto investire così tanto, non solo dal punto di vista economico".

Prosegue: "Il Milan si è “speso” moltissimo, per spingerlo verso il classico salto di qualità. Il secondo accordo economico con il Lille, che ha portato a quasi 50 milioni il prezzo finale del cartellino. Il rinnovo del contratto, a cifre principesche: sette milioni e mezzo l’anno. La maglia numero 10, un simbolo, qualcosa che nell’immaginario rappresenta davvero la consacrazione . Tutto questo però - complici, è vero, alcuni infortuni - non ha portato i risultati sperati. Leao è fermo a 3 gol, una miseria per un attaccante e un bilancio negativo se confrontato con il suo stesso rendimento degli ultimi due campionati, in cui è andato a segno 11 e 15 volte".

In chiusura: "Nella clausola di rescissione da 175 milioni c’è tutta la “speranza” rossonera. E che lui, anche a parole, ha corrisposto: giurando fedeltà al club e ringraziando più volte pubblicamente Pioli. Messaggi di stima che l’allenatore ora però vorrebbe veder tramutati in prestazioni più convincenti. Ci sono frangenti in cui un calciatore è chiamato a decidere cosa vuol fare da grande. E se vuol essere davvero un Grande. Un bivio che arriva per tutti e che - andando incontro ai 25 anni - Leao si trova davanti. Ottimo calciatore o campione? Questo è il momento per sciogliere il rebus".


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