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Vernazza: "Non ci schieriamo né con Pioli né con Allegri, non siamo fondamentalisti. Milan-Juve partita tra due squadre asimmetriche nel modo di essere e di pensare"

di Antonello Gioia

Nel suo pezzo per La Gazzetta dello SportSebastiano Vernazza ha parlato della sfida tra Milan e Juventus: "Non ci schieriamo né con Pioli né con Allegri, non siamo fondamentalisti e riconosciamo a ciascuno il diritto di essere e di allenare come gli pare. Ci diverte il fatto che gli influssi non siano definitivi e che, come nel caso di Galeone e Allegri, possano rivelarsi ininfluenti. Milan-Juve di sabato sarà una partita tra due squadre asimmetriche nel modo di essere e di pensare, perché diseguali sono i due allenatori. Che da giocatori si affrontarono per tre volte: vinse sempre Pioli, quale difensore della Fiorentina.

L’ultima delle tre nel 1994, Fiorentina-Cagliari 2-1, con Pioli centrale di una difesa a tre allestita da Claudio Ranieri e con Allegri brillante centrocampista di un Cagliari diretto dal Maestro Tabarez. Trent’anni dopo, o quasi, tutto è mutato. Pioli è l’allenatore che si pensava sarebbe forse diventato Allegri e viceversa Allegri è l’allenatore che si immaginava sarebbe forse diventato Pioli". 


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