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Uno scudetto per due

di Antonio Vitiello
Fonte: di Roberto Omini per Sportmediaset.it

La Juventus è da scudetto, il Milan ha lo scudetto. La Juventus ha i piedi geniali di Pirlo, il Milan la strepitosa –forse unica al mondo- forza d’urto di Ibrahimovic. La Juventus ha in Marchisio il valore aggiunto, il Milan l’efficienza totale di Van Bommel. La Juventus ha Vucinic e Matri, capaci d’inventarsi calcio, il Milan Boateng e Robinho/Pato, ovvero muscoli e qualità. Juve e Milan hanno difese ben protette e molto attente, dunque solide. La Juventus è appena nata; il Milan è nato un anno fa. Conte ha la freschezza tecnico-tattica da futuro grande allenatore; Allegri ha varcato la soglia del grande calcio da quasi diciotto mesi, e un grande allenatore sa già di esserlo.

Tra Juventus e Milan, verosimilmente, si gioca lo scudetto 2011-2012. Udinese e Lazio sono un gradino sotto. Il Napoli è da capire. Le altre sono in lontananza, compresa l’Inter distante in tutto, classifica, gioco e qualità. Tra Juventus e Milan chi la spunterà? Sono due squadre belle, belle da vedere e da godersi, giocano un calcio pieno e ricco, nello scontro diretto ha prevalso nettamente la squadra di Conte, ma è una storia di quasi due mesi fa, e in questi due mesi la quota-Milan si è impennata: 19 punti nelle ultime 7 gare di campionato e una potenza in zona-gol da far paura.

La Juventus alle soglie della primavera non avrà lo stress d’Europa, il Milan punta molto sulla vocazione-Champions che vuol riassaporare. E’ un punto importante in funzione bianconera. Ha ragione Allegri quando dice: giochiamo meglio di un anno fa, perché ci conosciamo; ha ragione Conte a stupirsi (?) di come la sua Juve sia così dura e vincente contro le grandi (Milan, Lazio, Inter…): tre mesi fa, nessuno se l’aspettava. Ora la Juve è attesa dal Napoli, nel recupero-clou per capire di che pasta è davvero fatta. Anzi di che pasta sono fatte entrambe: per capire quanto è grande questa Juve, e se a Napoli il pensiero-scudetto può dirsi ancora tale.


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