Un errore nel post-partita, ma nessuna modifica e no al cestino. Il rimedio
Al termine di Rennes-Milan, direttamente dalle tribune del Roazhon Park, ho pubblicato il seguente tweet sul mio account personale di X: "La sconfitta di Rennes non è assolutamente indolore anche se concede la qualificazione agli ottavi di Europa League. Anche oggi visti troppi difetti". Il post è ancora presente: non ho voluto né modificarlo né eliminarlo, anche se mi sono accorto di aver sbagliato la mia analisi dell'immediatissimo post-partita.
L'inesattezza
L'errore o - per meglio dire - l'inesattezza, a quanto mi è stato fatto notare da un caro ed esperto collega, è stato considerare la sconfitta del Milan a Rennes come non indolore. È vero che Maignan e compagni hanno disputato una brutta partita, è vero che i bretoni hanno dominato il campo per corsa e qualità, è vero che Leao ha sbagliato diversi gol e le disattenzioni difensive sono sempre troppe, è vero che il Rennes ha segnato 3 gol al Milan che ne aveva presi altri 4 dal Monza domenica scorsa, è vero che non c'è da gioire e da sognare troppo in grande considerando il livello mostrato sul prato del Roazhon Park, è vero che c'è una certa fragilità che rischia di proseguire contro squadre come Atalanta e Lazio, ma la cosa più vera - e di conseguenza anche quella più importante - è che il Milan abbia passato il turno. È vero: di positivo c'è solo quello, ma è anche ciò che conta di più.
Futuro
Non ci sta, dunque, affermare che la sconfitta di ieri non sia indolore. È una brutta sconfitta sì, ma non di quelle che non fanno dormire la notte i tifosi o che bruciano nel profondo... L'obiettivo era qualificarsi agli ottavi e, nel computo delle due sfide, il Milan si è meritato il pass con autorevolezza a San Siro e con tante cose da rivedere nel ritorno. Ecco, appunto: tante cose da rivedere. Pioli sa perfettamente quali siano i difetti di questa squadra e, chissà, magari partite e sconfitte storiche come quella contro il Rennes possono aiutare anche i calciatori ad essere più consapevoli su cosa sia meglio fare in campo. Dal Roazhon Park non si esce certo a testa alta, ma a testa bassa si lavora meglio e con più voglia di migliorarsi.