UN ANNO IN ROSSONERO: Gennaio, Milan infortunato e padrone del mercato, lanciati Merkel e Strasser
Il Milan, soste estive o invernali che siano, spesso fatica a ricarburare velocemente, cadendo in qualche trappola non preventivata. Il 2011 di campionato, tuttavia, sembrerebbe iniziare nel migliore nei modi: i rossoneri di Allegri affrontano e battono il Cagliari al Sant'Elia, nonostante una prova non certamente spumeggiante. Ci pensa Strasser a risolvere la contesa, trasformando in oro il primo assist in rossonero di Antonio Cassano. Già, Cassano... Fantantonio è il primo acquisto di una faraonica campagna invernale, che si completerà, in serie, con i trasferimenti di Urby Emanuelson, Mark van Bommel, Dìdac Vilà e Nicola Legrottaglie. Il successo in Sardegna fa squillare troppe trombe e, nel successivo match interno contro l'Udinese, il Diavolo rischia un clamoroso tracollo. I rossoneri vanno sotto per ben tre volte (doppietta di Di Natale, gol di Sanchez e Denis) ma riescono a rimontare clamorosamente, grazie ad una doppietta di Pato, un'autorete di Benatia e il sigillo finale di Zlatan Ibrahimovic. Si avverte qualche piccolo scricchiolio che, puntuale, verrà rimarcato in quel di Lecce: il campo storicamente ostico ai rossoneri non perdona e, nonostante un capolavoro dello svedese, il Milan paga dazio e viene raggiunto dalla rete di Olivera. Si stacca la spina in campionato e ci si concentra sugli ottavi di Coppa Italia: arriva il Bari a San Siro che, senza grosse difficoltà, viene battuto per 3-0 dall'undici rossonero (da segnalare, oltre alle reti di Ibra e Robinho, il primo sigillo in rossonero di Alexander Merkel). L'emorragia in mediana non si blocca e, dopo due pareggi consecutivi, il Diavolo è chiamato ad un'obbligata vittoria in casa col Cesena. A centrocampo, oltre ad Ambrosini e Merkel, viene schierato Thiago Silva come regista davanti alla difesa. La manovra è complicata e i romagnoli si difendono con ordine ma, a fine primo tempo, Zlatan propizia l'autorete di Pellegrino che regalerà l'1-0 ai milanisti. In pieno recupero arriverà anche il 2-0, questa volta con l'inossidabile marchio dell'ex blaugrana. Nel frattempo si intensifica il mercato e, per rinforzare un centrocampo falcidiato da innumerevoli infortuni, arrivano gli olandesi Emanuelson e van Bommel, entrambi gettati subito nella mischia in Coppa Italia contro la Sampdoria. E' la gara di Alexandre Pato che, in coppia con Robinho, segna due reti e regala la qualificazione alla semifinale. Il Milan si tutela anche in difesa, acquistando dall'Espanyol il terzino sinistro Dìdac Vilà. Il prossimo impegno in Serie A è a Catania, altro campo e stadio complicato. Allegri gioca nuovamente la carta van Bommel che, a causa di due cartellini gialli, viene espulso da Tagliavento. Nonostante l'inferiorità numerica i rossoneri trovano il vantaggio con Robinho, bravo a correggere una corta respinta del portiere su punizione di Ibra. Nel finale, dopo aver resistito agli attacchi degli etnei, il Milan chiude la contesa con il gol di Ibra, imbeccato magistralmente da Robinho dalla corsia destra. La moria a centrocampo non si ferma, colpendo anche Massimo Ambrosini. L'infortunio al capitano riporta nuovamente i rossoneri sul mercato: dato lo spostamento di Thiago in mediana, Galliani decide di prelevare Legrottaglie dalla Juventus. Il difensore pugliese, tuttavia, esordirà contro la Lazio e, dopo un brutto scontro con Kozak, non sarà più schierato fino alla fine della stagione.