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Trevisani: "Non escludo che Nkunku possa finire a 10-12 gol questa stagione. È un giocatore fortissimo. Non forte, fortissimo"

di Manuel Del Vecchio

L'arrivo a fine agosto, diversi mesi non sufficienti e a fine dicembre finalmente il primo gol in Serie A. Ora la domanda è la seguente? Cosa deve fare il Milan con Christopher Nkunku? Il francese si è sbloccato proprio all'arrivo di una finestra di mercato che potrebbe vederlo protagonista. Riccardo Trevisani, nel suo consueto intervento a Cronache di Spogliatoio, ha le idee molto chiare sull'ex Chelsea. Queste le sue parole:

Sono mesi che si sottovaluta Chritopher Nkunku, sul quale, qualche mese fa, mi sono largamente espresso. Ma lo penso e lo pensavo, che potesse essere uno dei primi cinque giocatori del nostro campionato. Io credo che Nkunku quando è stato contestato credo sia stato visto poco e al Milan. Cioè, è stato visto al Milan fare delle partite orripilanti, e quindi è giusta la critica per la sua avventura al Milan. Ma Nkunku è un giocatore forte. È stato forte al Chelsea, molto forte al Lipsia, giocatore forte quando esce dal vivaio del PSG. È un giocatore che ha tutto: dribbling, ha tecnica, tiro da fuori, calcia con entrambi i piedi e può giocare da prima, seconda e terza punta. È un giocatore molto forte: il Milan l’ha pagato 37 milioni di euro! Ha un valore grossissimo nei piedi e nella qualità. Io penso questo, penso che l’adattamento in Serie A sia sempre molto complicato per tutti: stiamo vedendo Ferguson, abbiamo visto Gimenez, Dovbyk.

La Serie A è difficile ed è molto diversa dagli altri campionati, un po’ più allegri in fase difensiva. Negli altri paesi non si difende con lo stesso spirito, voglia, cazzimma, attenzione tattica che c’è in Italia. E quindi questa cosa credo che l’abbia un pochino sofferta. E ha sofferto anche il fatto che quando è arrivato si sapeva che il Milan sarebbe stato di Leao e Pulisic. Poi Pulisic si è fatto qualche infortunio, Leao ha fatto diversi infortuni, Gimenez è sparito e a Nkunku si sono aperte delle strade che non c’erano. La parte psicologica probabilmente l’ha recuperata. Poi c’è la parte tattica. Il Milan non è una squadra dove Nkunku fa il centravanti e va a sfondare le difese avversarie, Nkunku fa il centravanti se può stare nella propria metà campo per poi ripartire, oppure fa l’esterno. Nkunku è il giocatore che servirebbe alla Roma, proprio il giocatore perfetto per Gasperini, quello che manca alla Roma. Chi è? Nkunku. Che forse il Milan una settimana fa pensava anche di darlo via per come era andato, dopo la doppietta ovviamente non può succedere.

Detto questo, Nkunku è un giocatore fortissimo. Non forte, fortissimo. E oggi gli abbiamo visto fare un assist facile per Bartesaghi, un gol che segnava chiunque e un calcio di rigore che preso da sé stesso e calciato in quella maniera quando stai ancora a zero gol comunque dimostra un pochino di huevos. Quello che voglio dire è che la sua resurrezione, che magari è parziale e non avrà un seguito, ma parliamo di un giocatore tanto forte e il Milan deve fare di tutto, Allegri, la società e tutti, per tenerselo buono perché è un giocatore che può fare tanto tanto bene. Non escludo che Nkunku possa finire a 10-12 gol questa stagione, però deve giocare”.


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