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TMW Radio - Calamai: "Pioli persona bellissima, ma non ha più il Milan in mano"

di Antonello Gioia

TMW Radio, durante Maracanà, è il momento di Penna e Calamai, i voti al campionato di Luca Calamai: "Quello che stanno facendo Bologna e Fiorentina testimonia che c'è spazio ancora spazio per un calcio diverso, fatto di competenza, amore. 10 a Thiago Motta, con un Bologna partita indietro ma grazie a un ds che ha cambiato 6-7 giocatori importanti ha consegnato a un tecnico formidabile un progetto tecnico commuovente. E' una vera favola. Questo è il modo di fare calcio vero. E Thiago Motta ora lo vogliono tutti. Questo progetto riporta il Bologna al centro, come una volta. 9 alla Fiorentina. E' un bel progetto, con un allenatore straordinario, anche se Italiano è divisivo. Sta imparando però, non è più solo Zeman. Quando ha capito che i suoi centravanti non segnavano, ha perso Nico Gonzalez e Bonaventura, ha capito che il calcio è anche non prendere gol. Le ultime due vittorie sono questo simbolo. Così non avrebbe perso la finale di Conference. 6 agli arbitri. Ne ho conosciuto le contraddizioni, le problematiche, ma mi chiedo: ho sentito grandi critiche, anche per Roma-Napoli, ma se l'errore di un arbitro è sbagliare un'ammonizione, questa può decidere sul giudizio di un arbitraggio? Il gruppo di Rocchi non è buono, è appena sufficiente, ma gli va data una mano.

Juventus, Allegri sta tirando fuori il meglio dalla sua squadra. Ieri è emerso Yildiz, ha però poca qualità in generale rispetto a un tempo. Ha buonissimi giocatori, ma lui sta tenendo insieme tutto quello che ha, pescando dove pochi lo farebbero. E' veramente bravo, nel secondo posto della Juve la vera faccia è Allegri. Ora è lui il leader di questa squadra e non sono sicuro che a giugno andrà via. Pioli persona bellissima, ma non ha più il Milan in mano. Lo si è capito già a Napoli, con quel nervosismo dei calciatori. Però occhio, la colpa di questo Milan, che è comunque terzo, non è solo il suo. Non credo che si troverà qualcosa di meglio in giro. Forse serve trovare delle figure diverse. Non ha figure dirigenziali di livello, serve un allenatore che produca calcio, magari come Conte. E poi cito Inzaghi, che è maturato. C'è la sua mano in questa Inter, si è preso dei rischi anche perché la squadra è più forte delle altre ma ha preso i suoi rischi. E alle spalle ha uno straordinario uomo di calcio come Marotta".


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