.

Tare o Paratici? Biasin: "Che prevalga uno, l’altro o quell’altro ancora è importante che il prescelto possa avere mano libera per costruire il futuro diavolo"

di Lorenzo De Angelis

Nel corso del consueto appuntamento con il suo editoriale per TMW, Fabrizio Biasin ha parlato di Milan e della ricerca del nuovo direttore sportivo rossonero da parte dell'amministratore delegato Giorgio Furlani: 

"[...] Furlani è interessato al destino del Milan, certo, ma ancora di più al suo. Se le due cose coincidono, meglio. Se invece qualcuno prova a togliergli luce (nel caso specifico, Ibra), apriti cielo, s’incazza un po’ e vola nelle Americhe. La qual cosa è legittima, per carità, al suo posto ci incazzeremmo pure noi e, però, in contemporanea cercheremmo soluzioni che vadano oltre la cantilena del tipo “al Milan si decide tutti insieme”. Non è vero che nei club italiani si decide tutti insieme, decide uno. L’alternativa è il caos. Lo insegna proprio il Milan del Berlusca, enorme esempio di “gestione verticale e illuminata”. La gestione “orizzontale”, invece, è buona solo quando si tratta di scaricare le responsabilità: “Chi ha sbagliato?”. “Tutti”. E vabbé.
-          Il Milan cerca un ds. E fa benissimo. Si era parlato di Tare, ma pare che piaccia solo a una parte. E allora forse vince Paratici, che piace all’altra. Che prevalga uno, l’altro o quell’altro ancora è importante che il prescelto possa avere mano libera per costruire il futuro diavolo. E che stabilisca per bene le regole d’ingaggio. Altrimenti tanto vale lasciar stare. 
-          Il buon Conceicao non verrà confermato, pare chiaro a tutti. E però, dopo la Supercoppa, potrebbe vincere la Coppa Italia con relativa qualificazione all’Europa League. Certo – cosa gravissima - mancherebbe il quarto posto buono per andare in Champions, ma sarebbe tutto così disastroso? [...]"


Altre notizie
PUBBLICITÀ