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Suso svela un retroscena: "Spalletti mi chiamò perché mi voleva all'Inter, ma dissi di no per rispetto del Milan"

di Lorenzo De Angelis

Intervistato questa mattina dai taccuini de La Gazzetta dello Sport, Jesus Fernandez Saez, più comunemente noto come Suso, il giocatore spagnolo con più presenze e gol nella storia del Milan, ha presentato il derby di domenica tra la sua ex squadra e l'Inter. 

Quel derby di 9 anni fa resta la partita della vita?
"Sì, il Milan è la mia squadra in cui sono stato più felice. Era il mio primo derby da titolare e l’atmosfera era speciale. E poi avevo fatto quella promessa…". 

“Se segno una doppietta, torno a casa a piedi”. Mai mantenuta?
"No, l‘Inter pareggiò nel recupero, ci sarei andato solo se avessimo vinto…". 

Mai avuto contatti diretti con l’Inter per andare a giocare da loro?
"Lo ricordo perfettamente. Io pote- vo liberarmi con il pagamento di una clausola e l’Inter voleva pagarla. Spalletti mi chiamò e gli parlai al cellulare. Il fatto che l’Inter mi volesse era un orgoglio ma io ero del Milan. Ho detto di no: non sarebbe stato giusto, per quello che avevo vissuto a Milano".

Con il Milan però finì maluccio…
"C’è stato un periodo non bello come risultati. Il Milan aveva preso Pioli e a dicembre 2019 per- demmo 5-0 contro l’Atalanta. Pioli poco dopo mi tolse dalla formazione e io pensai che non volesse farmi sentire importante. Cominciai a non giocare e la squadra vinceva, il calcio a volte va così. Ho sentito che fosse il momento migliore per chiudere". 


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