Su Ricci del Torino c'è anche il corteggiamento di Guardiola
Fonte: tuttomercatoweb.com
Sono bastati 90 minuti per catapultare Samuele Ricci in una dimensione internazionale. E non è tanto l’intero percorso al Toro, comunque positivo e in continua ascesa, quanto proprio una singola partita: Francia-Italia di Nations League dello scorso 6 settembre, 1-3 per gli azzurri con reti di Dimarco, Frattesi e Raspadori. E anche con una prestazione sontuosa del centrocampista granata, al punto da non passare inosservata ai tanti addetti ai lavori che si trovavano al Parco dei Principi. In Inghilterra dicono che addirittura Pep Guardiola sia pazzo del classe 2001, uno che tra le altre cose ci starebbe pure bene nel Manchester City che fa del possesso palla la sua arma migliore. Anche in Italia, però, Ricci comincia ad avere sempre più estimatori, a partire dal Milan di Paulo Fonseca: già in passato i rossoneri ci avevano provato ma il tentativo era andato a vuoto, ora con il portoghese serve più qualità in mezzo al campo e il profilo del granata sta guadagnando le preferenze anche dello stesso allenatore.Chiunque si presenterà alla porta del club di via Viotti, però, dovrà fare i conti con le richieste del presidente Urbano Cairo.
Un anno fa chiedeva non meno di 25 milioni, ora il prezzo ha già sfondato quota 30 e si sta piano piano avvicinando ai 40, considerando anche che Ricci ha spento in estate appena 23 candeline e ha ancora margini di miglioramento. Ecco perché la dirigenza granata sta anche iniziando a muoversi per blindare il ragazzo, il quale ha un contratto fino al 2026 con ingaggio al di sotto del milione di euro: un modo per avere più potere in fase di trattativa, evitando il rischio di doverlo svendere durante la prossima sessione di calciomercato estivo. La situazione Ricci, dunque, va tenuta sotto osservazione su entrambi i fronti, quello del prolungamento e quello dell’eventuale cessione a cifre monstre.