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Studia da numero 10

di Pietro Mazzara

Il tocco di palla, la visione di gioco e i colpi sono quelli tipici del grande giocatore, di quello che prima o poi ti inventa la giocata decisiva. Stephan El Shaarawy sta maturando, sotto l’ala protettrice ma allo stesso tempo severa dei campioni rossoneri in quel di Milanello. Dopo sei mesi di formazione, soprattutto a livello fisico, il piccolo Faraone, in questo avvio di seconda parte di stagione ha impressionato, e non poco, per la grande personalità mostrata e per le giocate mai fini a loro stesse oltre ad essere spesso cercato dai compagni di squadra in fase offensiva. Un attestato di stima non indifferente che conferma quanto di buono Stephan ha fatto l’anno scorso a Padova e che sta confermando al Milan. Duttile come pochi, El Shaarawy, premiato come miglior giocatore della cadetteria, continua ad approcciarsi al lavoro quotidiano con grande umiltà e voglia d’imparare anche se molti sono pronti a scommettere che se continuerà così, la maglia numero 10 del Milan finirà sulle sue spalle.


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