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Sorteggi Champions, la quarta fascia: oltre all'ex Tonali tante squadre interessanti

di Antonello Gioia

QUARTA FASCIA

YOUNG BOYS
Terza partecipazione in Champions per gli elvetici, sempre usciti alla fase a gironi chiudendo all'ultimo posto. In entrambe le occasioni ci sono stati incroci con le italiane: Juventus e Atalanta che in terra svizzera sono uscite con una sconfitta e un pareggio. Il terzo posto è l'obiettivo più realistico per la squadra di Raphael Wicky che ha iniziato il suo campionato in perfetta media inglese. Ottima prova ai playoff, dove la squadra si è liberata in maniera netta degli israeliani del Maccabi Haifa.

Formazione tipo (4-3-1-2): Von Ballmoos; JANKO, Camara, Lustenberger, Garcia; Ugrinic, Lauper, Imeri; Rieder; Elia, Itten. All. Raphael Wicky.

Coefficiente di difficoltà: 5/10

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REAL SOCIEDAD
Ogni dieci anni la Real Sociedad si presenta ai nastri di partenza di Champions League: 2003/04, 2013/14 e 2023/24. Ottimo il lavoro di Imanol Alguacil alla guida dei baschi e pochi ma mirati innesti per questa importantissima stagione: ha salutato David Silva che si è arreso agli infortuni e ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo. Cambiano le corsie laterali di difesa, con l'arrivo di Traoré a parametro zero e Tierney in prestito oneroso dall'Arsenal. La vecchia conoscenza italiana André Silva ci riprova in un club spagnolo dopo l'esperienza luci e ombre al Siviglia. Occhio al giovane russo Arsen Zakharyan, trequartista preso dalla Dinamo Mosca e in questa sessione di mercato anche nel mirino della Lazio. Trovare la Real in quarta fascia non è il massimo della vita, l'obiettivo degli ottavi di finale è concreto.

Formazione tipo (4-2-3-1): Remiro; TRAORE, Zubeldia, Le Normand, TIERNEY; Merino, Zubimendi; Kubo, Brais Mendez, Oyarzabal; ANDRE SILVA. All. Imanol Alguacil.

Coefficiente di difficoltà: 7/10

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GALATASARAY
Quattro anni dopo, riecco il Galatasaray in Champions League. E mai così forte, grazie a una maggiore apertura agli stranieri rispetto agli anni passati. Le ambizioni sono evidenti, basti guardare al riscatto di Mauro Icardi e all'acquisto di Zaha e Ziyech, con quest'ultimo che ha immediatamente fatto dimenticare Zaniolo. I giocatori a disposizione hanno la giusta esperienza internazionale, il tecnico Okan Buruk è molto stimato in patria e ha finalmente l'occasione di far vedere il suo valore fuori dai confini. L'ultima volta che la squadra ha superato la fase a gironi è nel 2013/14, con Roberto Mancini in panchina e Didier Drogba stella più lucente. Filo conduttore tra quelle due squadre Fernando Muslera. Restare in Europa, anche in quella minore, è l'obiettivo minimo. Ma l'ambizione di superare i gironi c'è.

Formazione tipo (4-2-3-1): Muslera; Boey, Nelsson, Abdülkerim, ANGELINO; Torreira, DEMIRBAY; ZIYECH, Mertens, ZAHA; ICARDI. All. Okan Buruk.

Coefficiente di difficoltà: 7/10

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CELTIC
Qualificato direttamente ai gironi, il Celtic ha come obiettivo principale quello di giocarseli dignitosamente. Nelle ultime 4 partecipazioni la squadra ha collezionato 3 ultimi posti e un terzo posto che l'ha portato in Europa League. Ultimo accesso agli ottavi di finale nel 2012/13, quando poi arrivò la Juventus a eliminare gli hoops. Non ci sono grosse individualità tra gli uomini di Brendan Rodgers, tornato a Glasgow dove aveva lasciato ottimi ricordi. Interessante la colonia asiatica, fra coreani e giapponesi: su tutti spicca la punta Kyogo Furuhashi, capocannoniere dell'ultima Scottish Premiership con 27 reti.

Formazione tipo (4-3-3): Hart; Johnston, Carter-Vickers, NAWROCKI, Taylor; O'Riley, McGregor, Turnbull; Maeda, Furuhashi, YANG. All. BRENDAN RODGERS.

Coefficiente di difficoltà: 5/10

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NEWCASTLE
Senza se e senza ma la squadra più forte tra quelle di quarta fascia, in definitiva quella da evitare assolutamente. Terza partecipazione in Champions del Newcastle dopo quelle del 1997/98 e del 2002/03, entrambe finite nella fase a gironi. Eddie Howe ha fatto un grande lavoro ma ora l'asticella si è alzata, c'è da pensare non solo al campionato e per l'occasione ecco il colpo da novanta a centrocampo, strappando al Milan il cuore rossonero Sandro Tonali. Gruppo sicuramente di buon livello ma non ancora pronto per fare grandi cose in Europa. Spesso squadre del genere pagano lo scotto del primo anno e per questo i Magpies vivranno questo ritorno in Champions quasi col motto del "comunque vada sarà un successo". Certo, se si sfata il tabù dei gironi meglio.

Formazione tipo (4-3-3): Pope; Trippier, Schar, Botman, Burn; TONALI, Bruno Guimaraes, Joelinton; Almiron, Isak, BARNES. All. Eddie Howe.

Coefficiente di difficoltà: 8/10

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UNION BERLINO
Escalation incredibile, quella dell'Union Berlino, in sequenza: promozione in Bundesliga, salvezza, qualificazione in Conference League, qualificazione in Europa League, qualificazione in Champions League. E con la retrocessione dell'Hertha ormai è chiaro a tutti chi sia la prima squadra della capitale tedesca. Urs Fischer è tra i grandi artefici dell'impresa, il gruppo coeso da lui forgiato ha dimostrato che si possono fare grandi cose anche senza primedonne. Per lo storico traguardo, però, anche un club che ha sempre gestito con parsimonia i propri soldi ha voluto fare uno strappo alla regola, regalandosi giocatori del calibro di Robin Gosens (doppietta alla sua seconda partita in Bundesliga) e Kevin Volland. Come sempre la squadra affronterà questa nuova avventura con la leggerezza di chi non ha pressioni e questa potrebbe essere la sua forza anche in Champions.

Formazione tipo (3-5-2): Rönnow; Doekhi, Knoche, Leite; Juranovic, KRAL, Laidouni, Haberer, GOSENS; VOLLAND, Behrens. All. Urs Fischer.

Coefficiente di difficoltà: 7/10

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ANVERSA
Nell'Anversa che giocherà per la prima volta in Champions League c'è il fattore Marc Overmars. L'ex direttore tecnico dell'Ajax, dopo aver fatto brillare gli olandesi si sta ripentendo anche in Belgio, costruendo una squadra che è uscita in patria da anni di anonimato: il titolo di campione dopo 66 anni, intanto. Ora l'ingresso tra le magnifiche 32. Altro protagonista è Mark van Bommel, che da allenatore si è rilanciato dopo il flop di Wolfsburg. Poche speranze di arrivare oltre la fase a gironi ma guai a sottovalutare questa squadra, capace di eliminare ai playoff l'AEK Atene. Toby Alderweireld, il capitano, ha alle spalle molte battaglie in Champions e persino una finale giocata, Janssen la punta che si è rilanciata dopo qualche anno d'esilio in Messico, Arthur Vermeeren il gioiellino di centrocampo da tenere d'occhio.

Formazione tipo (4-2-1-3): Butez; De Laet, Alderweireld, COULIBALY, Bataille; KEITA, Vermeeren; Ekkelenkamp; ONDREJKA, Janssen, Balikwisha. All. Mark van Bommel.

Coefficiente di difficoltà: 6/10

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LENS
Terza partecipazione in Champions del Lens dopo quelle del 1998/99 e del 2002/03, entrambe finite nella fase a gironi. Il fatto di esserci per i sang et or è già un grande successo e non c'è la pretesa di ottenere il passaggio agli ottavi di finale. A maggior ragione dopo che elementi fondamentali per la qualificazione, come Seko Fofana e Lois Openda sono stati ceduti. È stato trattenuto in compenso, con tanto di rinnovo, l'austriaco Danso con buona pace dei tifosi del Napoli. Notevole l'investimento fatto in attacco: 30 milioni per Elye Wahi che col Montpellier l'anno scorso ha segnato 19 reti. Ha solo 20 anni e con questi numeri è destinato a grandi cose. Simbolo di questa cavalcata il tecnico Franck Haise, che raccolse le redini della squadra a marzo 2020 con la squadra in Ligue 2: due partite, entrambe vinte, poi la chiusura anticipata del torneo. Lui è rimasto e ha plasmato a sua immagine e somiglianza la squadra, compatta e solidissima in difesa. Che ha chiuso lo scorso torneo a un piunto dal Paris Saint-Germain e con la miglior difesa, solo 29 reti incassate.

Formazione tipo (3-4-2-1): Samba; Medina, Danso, Gradit; Frankowski, DIOUF, Abdul Samed, Machado; FULGINI, Thomasson; WAHI. All. Franck Haise.

Coefficiente di difficoltà: 7/10


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Giovedì 19 settembre
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