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Sindaco di Rozzano: "Non ho la più pallida idea se l'Inter vorrà accelerare per lo stadio qui"

di Antonello Gioia

Il sindaco del Comune di Rozzano, Gianni Ferretti, ha parlato ad Alanews della situazione dell'Inter e di quello che potrebbe essere l'iter per il nuovo stadio nerazzurro. “Con il cambio di proprietà lo scenario cambia, e cambia in maniera sostanziale: di fatto bisognerà capire se la nuova proprietà vorrà continuare nel percorso tracciato dalla vecchia; è un’incognita. Rimane la prelazione sull’area, che scadrà a gennaio 2025 e che immagino non sia stata solo strette di mano e pacche sulle spalle, ma anche soldini investiti; soldini che, non dovesse far valere la prelazione, normalmente (la società, ndr) perderà. Bisognerà, dunque, capire l’entità di questa cifra e che cosa WeBuild presenterà: siamo tutti curiosi del progetto che sottoporranno a Inter e Milan per convincerle a ristrutturare San Siro".

“Durante le interlocuzioni con l’Inter si è sempre dato per scontato che gli Zhang estinguessero il debito con Oaktree, l’argomento del cambio di proprietà non è mai stato trattato, lo abbiamo appreso tutti il 21 di maggio con stupore e meraviglia perché si credeva che il gruppo Suning quel debito potesse ripianarlo, ridiscuterlo o addirittura saldarlo attraverso un altro fondo. Si è sempre lavorato pensando si andasse avanti con Suning. Io dell’Inter non ho più sentito nessuno da quando mi avevano correttamente avvisato sul rinnovo della prelazione. Era comunque uno scenario possibile, e si è verificato".

"Personalmente non mi ha infastidito, certo è che la volontà della nuova proprietà è un punto di domanda: non ho la più pallida idea se vorranno accelerare sullo stadio a Rozzano o far decadere il tutto per situazioni meno onerose. Bisognerà anche capire, lo dico anche da tifoso, se vorranno mantenere lo stesso management oppure no [...] L’interesse dell’Inter è testimoniato dal rinnovo della prelazione, certo molto dipenderà dal progetto di WeBuild: la mia idea è che se dovessero garantire alle due squadre una presenza di tifosi abbastanza importante durante la ristrutturazione, costi molto più bassi rispetto alla costruzione di un nuovo impianto e l’ottenimento della parte hospitality nelle percentuali che i club si aspettano, non ci sarà spazio per nessun’altra alternativa. E’ una bella lotta, d’altronde se si sono presi fino al 30 giugno significa che anche i club sono interessati a valutare questa opzione”.


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