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Serginho è dalla parte di Theo: "Può starci che dopo l'Europeo non abbia dato il massimo"

di Lorenzo De Angelis

Intervistato questa mattina dai taccuini de La Gazzetta dello Sport, l'ex Milan Serginho è intervenuto sui temi più importanti della sfida in programma domani sera a San Siro tra la formazione rossonera e la Juventus di Thiago Motta. 

Leao invece è tornato al top.
"Rafa è il più forte del Milan, quello che fa la differenza. Non capisco chi non ha pazienza: vedrete a maggio quante partite ci avrà fatto vincere. Non saranno poche... Bisogna togliergli un po’ di pressione".

Cosa succede a Theo Hernandez?
"Vale lo stesso discorso fatto per Leao: cosa si aspetta la gente da un terzino sinistro? Cinquanta assist e dieci gol in una stagione? È reduce da quattro annate super e può starci che dopo l’Europeo non abbia iniziato al massimo".

Passiamo ai brasiliani di Milan e Juve, tutti un po’ in difficoltà.
"A Bremer auguro di tornare il prima possibile. Douglas Luiz ha le caratteristiche per essere protagonista anche in Italia, ma deve adattarsi. Danilo? Non si discute. I calciatori però non sono macchine che tutti gli anni vanno al 100% ed essere utilizzato sia centrale sia a destra un po’ di confusione gliela crea. Emerson Royal a Madrid ha fatto molto bene contro Vinicius, mentre in A...".

Se le chiediamo una sfida per lei indimenticabile contro la Juve...
"La finale di Champions a Manchester quando ho segnato uno dei rigori della serie finale. La porta sembrava piccola piccola. Ancelotti, il migliore tecnico al mondo, ci ha preparato alla grande". 


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