.

Serata stregata, la squadra non ha colpe

di Antonio Vitiello
Fonte: articolo di Piero Vitiello per Sportitalia

Sforzarsi di cercare sempre una causa quando le cose non vanno come dovrebbero, a volte aiuta, a volte no. Perchè nel Milan che dopo 5 vittorie consecutive frena a Firenze la propria rincorsa, a prescindere da Ibra-Robinho più in versione assist-men che finalizzatori, l'unica con cui prendersela è la dea bendata, ostinata nel guidare i guanti di Boruc, il fischietto di Mazzoleni e la bandierina di Di Fiore verso l'altrimenti evitabile zero a zero. E fa bene Allegri nel post partita a non rimproverare nulla ai suoi, che avrebbero meritato ben altra sorte, ma che si erano accorti fin dalle prime battute che un gol annullato e due presunti rigori non assegnati (diventati poi tre), dovevano pur essere indizi di una serata stregata. Evidentemente diciotto gol nelle ultime cinque apparizioni in campionato, erano stati un'esagerazione, anche considerando l'apporto realizzativo di gente come Nocerino e Aquilani, innesti di mercato che continuano a pungere ma che ogni tanto devono accontentarsi soltanto di avvicinare il bersaglio grosso. Ingeneroso poi accusare di leziosità il Milan, che un gol peraltro lo segna con Seedorf, e altri ne sfiora in continuazione, rendendo praticamente un assedio la prima in viola di Delio Rossi, che tuttavia ha il merito di uscirne a testa alta e soprattutto con un punto. Se serve come consolazione, il clamoroso legno colpito da Pato, al rientro dopo due mesi e già apparso tonico nella mezzora in campo, può essere un viatico per la super-sfida di Champions in programma mercoledì contro il Barcellona, squadra a cui il Papero ha già fatto male due mesi fa: con l'auspicio che la fortuna, in Europa, non vada a sbattere contro palo, arbitro e guardalinee.


Altre notizie
PUBBLICITÀ