Senza qualità non si vince. E quel 21 sulle spalle di Constant...
La sfida contro l’Atalanta ha messo in risalto una questione nota ai più e per certi versi elementare: senza qualità in mezzo al campo non si vince. I tre centrocampisti rossoneri impiegati ieri sera (De Jong centrale ed Amrbosini- Emanuelson come mezzale) hanno confermato questa impressione. Senza voler buttare la croce addosso a nessuno, men che meno a colui che è stato definito il colpo del mercato rossonero e dal quale sicuramente tutti ci aspettiamo di più, De Jong ha straperso la sfida in mezzo al campo con il suo dirimpettaio Cigarini. A parte il gol risultato decisivo, il giovane centrocampista atalantino ha impostato, ha collegato bene i reparti, concluso a rete e messo i compagni davanti alla porta coadiuvato dalla qualità e dalla rapidità di Moralez e Bonaventura. Mentre il mastino olandese si è limitato al compitino: solo passaggi orizzontali senza mai verticalizzare, eccetto una volta sola: guarda caso in quell’occasione il Milan ha creato un’opportunità da rete. Ed infine vedere il numero 21 che batte i calci d'angolo e scoprire che quel numero 21 non è Pirlo ma Constant è una sofferenza per qualsiasi tifoso rossonero...