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Scaroni: "RedBird ci fornisce competenze che non avremmo. Grande aiuto anche sul progetto stadio"

di Enrico Ferrazzi

Paolo Scaroni, presidente rososnero, ha parlato così in occasione dello Sport Industry Talk di RCS di RedBird e del calcio italiano:

Su RedBird: "Ho capito che lo sport americano è vissuto più come entertainment che come pura competizione. Da noi, proprietà e Club, l’unica cosa che conta è vincere le partite: tutto il resto è contorno.
RedBird, infatti, ha come missione lo sport: investe nello sport in tutto il mondo e ci fornisce competenze che non avremmo. Questo ci dà grande aiuto anche sul progetto stadio: noi siamo guidati da un azionista che ha partecipato alla costruzione di decine di stadi nel mondo ci rassicura nelle scelte. A Casa Milan non costruiamo stadi ogni anno: per loro è routine, per noi è un evento. RedBird, inoltre, ha investito nel calciomercato più di 250 milioni negli ultimi due anni e concluso tre bilanci in utile, dimostrando che si può investire, fare utili, e avere un grande progetto stadio. Questo dimostra le capacità dell’azionista e la sua visione di lungo periodo”.

Sulle riforme del calcio italiano: "Le riforme da fare sono tante. Ogni volta che Parlamento e politica entrano nel calcio ci creano problemi invece di risolverli. Non possiamo pubblicizzare le scommesse, mentre una quota minima del settore ci basterebbe; questa misura ci vale 100 milioni l’anno.
Abbiamo finalmente una buona legge antipirateria, ma se non viene applicata con rigore non serve: lì perdiamo 300 milioni. Il denaro è lo strumento attraverso il quale possiamo fare tutto, inclusa la possibilità per i giovani talenti di formarsi senza pagare i 90 euro al mese.
Durante il Covid, nessuno si è voluto occupare del calcio, mentre tutti gli altri settori hanno ricevuto aiuti. Se davvero lo sport è un diritto costituzionale, non possiamo andare in direzione opposta quando si discutono questi temi". 
 


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