Scapuzzi: "Milan, ti racconto l'Arsenal. Al City pronti a riaccogliere Tevez: ragazzo tranquillo, tornerà utile. Balotelli maturo, contento per El Shaarawy"
Crescere con calma, senza fretta. In Inghilterra si può. Luca Scapuzzi, trequartista del Manchester City (assistito da Giuseppe Riso), ai microfoni di TuttoMercatoWeb racconta il suo percorso di crescita, si pronuncia sull'Arsenal, stasera avversario del suo ex Milan e si prepara a riabbracciare Carlitos Tevez, che sembrava destinato ai rossoneri. E invece, fino a giugno, tornerà alla corte di Mancini.
Scapuzzi, come procede l'esperienza inglese?
"Con la lingua sono a posto, so parlare l'inglese e non ho problemi. Sono stato tre mesi in prestito all'Oldham, ho giocato diciotto partite e poi sono tornato qui. Il mister mi ha convocato due volte, sono andato in tribuna. Non so se andrò di nuovo in prestito o rimarrò qui sino a fine anno, dipende da cosa deciderà il mister. Intanto mi alleno qui e questo è importante per crescere".
L'ambizione, per il futuro, è quella di imporsi al City o pensa anche al ritorno in Italia?
"Voglio impormi qui, al Manchester City. Non è facile, lo so. Ci vorrà del tempo. Ma è il mio obiettivo".
Non pensa mai all'Italia?
"Ci penso, certo. Seguo il campionato e quando posso guardo tutte le partite. Però il City mi ha fatto firmare un contratto lungo e l'obiettivo è quello di impormi qui".
Stasera il suo ex Milan affronta l'Arsenal. Tutto facile?
"Quest'anno non è partito bene, ma come sempre è riuscito a trovare le giuste misure, fino a diventare squadra e ottenere ottimi risultati in campionato. È comunque una squadra pericolosa. Anche se sicuramente il Milan, che ha recuperato dei giocatori importanti, non deve certo temere l'Arsenal. Ma neppure sottovalutarlo".
Intanto un suo coetaneo, El Shaarawy, quando chiamato in causa, trascina i rossoneri.
"A Padova ha fatto molto bene, sono contento che stia facendo bene al Milan e che il club abbia creduto in lui. Vuol dire che in Italia si sta cominciando a puntare sui giovani".
Avete una persona in comune. Alessandro Calori.
"Un allenatore molto preparato, molto bravo soprattutto con i giovani. Non ha paura di responsabilizzarli e lanciarli. Sa quando è il momento giusto di far giocare i ragazzi. Ha gestito bene sia me che El Shaarawy a Padova. Da lui ho imparato molto".
Pronti a riabbracciare Tevez?
"Penso che a questo punto tornerà. Dai compagni credo che verrà accolto bene, perché sono stati compagni di vittorie e successi. Per il City è stato ed è tutt'ora un giocatore importante. Se giocherà sarà un valore aggiunto, per vincere campionato ed Europa League".
Sarebbe stato un valore aggiunto anche per il Milan.
"Sicuramente. Nessuno può discutere le sue qualità da giocatore. Ovunque è andato ha fatto vedere grandi qualità. Avrebbe fatto la differenza anche nel Milan".
Meglio lui o Pato?
"Sono due giocatori diversi. Pato ha dalla sua l'età, è ancora molto giovane e ha fatto grandi cose. Carlitos è un campione affermato, una garanzia. Non saprei, penso che il Milan avrebbe fatto bene a prendere Tevez e cedere Pato. Ma il City non ha voluto regalare un grande campione".
Ci racconta l'Apache fuori dal campo?
"Si è allenato con noi qualche volta, ma come persona, anche se siamo andati insieme qualche volta, non l'ho conosciuto. Però quando mi sono allenato con lui mi ha dato l'impressione di un ragazzo tranquillo. Non so cosa sia successo. Sicuramente se tornerà sarà utile, fa comodo a qualsiasi squadra. Non so se rimarrà nei prossimi anni, ma può dare tanto".
Chiudiamo con Mario Balotelli. Evoluzioni?
"(sorride, ndr). Scontata la squalifica è pronto a tornare. Speriamo riprenda da dove aveva lasciato, facendo gol e partite importanti. Mario è un bravo ragazzo, mi ha aiutato molto. Penso sia maturato, vivendo all'estero da solo. Credo abbia capito come fare per farsi apprezzare".