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Sala: "Possiamo farci carico di una parte dei lavori se Inter o Milan decidono di rimanere a San Siro". Ma non poteva pensarci prima?

di Manuel Del Vecchio

Intervenuto a margine di un convegno sul nuovo codice dei contratti pubblici, Giuseppe Sala, sindaco di Milano, ha parlato così su San Siro: "Il vincolo sul Meazza non è definitivo, è chiaro, ma quello può condizionare molto. Se una delle due squadre volesse lavorare sullo stadio, siccome è di nostra proprietà, possiamo immaginare di farci carico di una parte dei lavori. Il secondo punto potrebbe essere quello di cedere lo stadio, le formule sono molte ma bisogna vedere qual è la volontà di rimanere lì di una delle due squadre, vediamo cosa succede".

La domanda però a questo punto è legittima e spontanea: come mai in questi 4 lunghi anni, pieni di parole, burocrazia e scaricabarile, il sindaco Sala non ha mai presentato questa opzione? Perché farlo solo oggi, quando il Milan è ormai con più di un piede a San Donato (a differenza dell'Inter ha già presentato documenti ufficiali e formali)? 

È quindi una strada effettivamente percorribile? O un tentativo estremo di non far scappare i due club (anche se per ora solo il Milan è davvero intenzionato a fare questo passo) da Milano? E comunque, su che base fare questo tipo di dichiarazione? Il vincolo non è insindacabile? E nel caso fosse scavalcabile, durante i lavori di ristrutturazione di San Siro dove andrebbero a giocare le due squadre? 

Tanti interrogativi che probabilmente rimarranno senza risposta.


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