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Sacchi difende Camarda dopo l'errore contro il Napoli: "Perché dobbiamo gettargli la croce addosso?"

di Lorenzo De Angelis

Nel corso del consueto appuntamento con la sua analisi per La Gazzetta dello Sport, l'ex allenatore Arrigo Sacchi ha parlato di Francesco Camarda e dell'errore dal dischetto contro il Napoli che può aver condizionato la partita del Lecce, uscito poi sconfitto: 

"L' immagine di Francesco panchina, dopo aver sbagliato il calcio di rigore e dopo che il Napoli è passato in vantaggio con Anguissa, è la dimostrazione che il calcio è sì, bellezza, stupore, gioia, ma può anche essere, come in questo caso, delusione, lacrime, dolore. Dico sempre che il calcio è lo specchio della vita: in campo succede tutto e pure il suo contrario. Sbagliare un calcio di rigore non potrà mai essere una colpa. Dal dischetto ho visto errori commessi dai più grandi, da Pelè a Maradona, da Messi a Roberto Baggio. Figuratevi se mi stupisco perchè Camarda si è fatto parare il tiro e, soprattutto, figuratevi se mi sogno di dire che la responsabilità della sconfitta del Lecce è di questo ragazzo di diciassette anni. Camarda è un giovane di talento, uno che potrà regalare parecchie soddisfazioni al pubblico, e non escludo che possa diventare presto un punto fermo della Nazionale. Perché dobbiamo gettargli la croce addosso? Per l’errore dal dischetto? Non scherziamo, per favore [...]". 


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