Sacchi categorico: "L'allenatore non è un mago, sbagliato cambiare Allegri"
Nel corso della trasmissione sui canali Mediaset, dopo la serata di Champions League di ieri, ha parlato Arrigo Sacchi: "Giusto dare un limite alla fiducia del tecnico? Secondo me no, secondo me il Milan, che è una società tra le più organizzate, potrei dire anche tra le più serie e competenti, se non era soddisfatto in questi due anni non doveva confermarlo quest'anno. L'allenatore non è un prestigiatore e tanto meno è un mago". Ancora: "Avendolo confermato, il Milan evidentemente era soddisfatto e adesso deve andare avanti con il proprio allenatore. La cosa è importante, perché è uno dei problemi del calcio italiano: un allenatore arriva in società che in genere hanno cambiato quattro-cinque allenatori negli ultimi quattro-cinque anni, dove ognuno ha portato qualche giocatore che era adatto al proprio gioco o sperava che lo fosse, perciò quando arriva trova giocatori che non hanno alcun tipo di interazione né umana, né tecnica, né tattica e diventa difficile. L'allenatore non è un prestigiatore e tanto meno un mago. Deve avere giocatori innanzitutto funzionali al suo progetto, se ce l'ha. Poi se sono anche dei talenti è meglio, non c'è dubbio, però intanto che siano funzionali. Invece gli allenatori arrivano nei club e si trovano acquisti che non sempre sono coordinati con le loro esigenze".