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Rooney: "Bevevo quasi fino a svenire a 20 anni. Quando non accetti l'aiuto degli altri puoi davvero cadere in basso"

di Antonello Gioia

Wayne Rooney, ex giocatore di Manchester United ed Everton e oggi allenatore del Birmingham, è stato ospite nel podcast dell'ex stella del rugby Rob Burrow, affetto da patologia motoneuronale. L'ex attaccante ha parlato delle difficoltà che ha dovuto affrontare nell'affrontare la pressione che gli ha creato la fama fin dalla giovane età.

"L'alcol era la mia liberazione", ha raccontato Rooney. "Avevo poco più di 20 anni, tornavo a casa e ci restavo due giorni senza uscire. Bevevo quasi fino a svenire. Non volevo stare con la gente, perché a volte ti senti in imbarazzo. A volte ti senti come se avessi deluso le persone e alla fine non sapevo in quale altro modo affrontarlo. Quando non accetti l'aiuto e la guida degli altri, puoi davvero cadere in basso e mi è successo per molti anni. Per fortuna, ora non ho paura di parlare di questi problemi".

Burrow e sua moglie Lindsey hanno lanciato un nuovo format di podcast sulla BBC chiamato Seven, in cui intervistano sette grandi dello sport con sette domande. Rooney è stato il primo ospite.
Burrow, che utilizza l'intelligenza artificiale e una voce computerizzata con un accento dello Yorkshire per comunicare, è una fonte di ispirazione per tanti: "Conosco in prima persona l'impatto che questa malattia può avere su te stesso e sulle persone intorno a te. Tutti devono cambiare modo di vivere e l'ho vissuto con mia cognata, che non soffriva della stessa malattia ma di qualcosa di altrettanto grave", ha detto Rooney. "Ma la tua energia e positività aiutano tutti coloro che ti stanno vicino".


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