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Qualcuno accenda la luce...

di Gianluca Ciraolo

Se il Barcellona degli extraterrestri pareggia contro il più che modesto Espanyol, allora veramente in un derby può accadere di tutto. La partita di ieri tra Milan e Inter non sarà di certo ricordata per la sua spettacolarità: sfida fisica, molto bloccata e con poche emozioni, ma ciò non vuol dire che non possa insegnare qualcosa, soprattutto agli sconfitti. Come a Bergamo, dove però c'era un Ibrahimovic decisamente più in palla, i rossoneri hanno fatto molta fatica nella costruzione della manovra offensiva, scontrandosi incessantemente e senza scalfire la solida difesa nerazzurra. In qualche frangente Ibra ha tentato di arretrare il proprio raggio d'azione a centrocampo per favorire gli inserimenti degli appannati Nocerino e Boateng, ma ciò non è bastato. E' evidente: Emanuelson, nonostante Allegri si ostini ad impiegarlo in quella posizione, non è un trequartista. Se poi il fuoriclasse svedese fatica e Pato continua a giocare a nascondino, il meccanismo non può che incepparsi. Manca la fantasia, un ingrediente essenziale per raggiungere traguardi ambiziosi. Per fare un ulteriore e, soprattutto, necessario salto di qualità, Galliani, più che sulla scommessa Tevez (l'argentino non gioca da mesi ormai), dovrebbe concentrarsi su un centrocampista che riesca ad accendere quella luce che ormai si sta lentamente affievolendo. Il mercato offre opportunità e l'Amministratore Delegato rossonero di certo le sa cogliere, ma almeno un mea culpa per la cessione di un certo numero 21 sarebbe più che doveroso...


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