Prove di pace
Fonte: telelombardia - qsvs.it
Tra schiaffi, spioni e botta e risposta sembra di essere ovunque tranne che su un campo di calcio: Ibrahimovic è il protagonista di questa affollata storia in cui Chiellini, Ambrosini, Galliani e infine Marotta prendono le parti rispettivamente pro e contro Zlatan.
È una storia che trova le sue radici intorno al 5 febbraio quando Galliani e Marotta iniziarono a lamentare situazioni diverse, entrambe per presunti torti ricevuti: la squalifica per lo schiaffo di Ibra ad Aronica secondo Galliani meritava solo due giornate e non tre, mentre Marotta chiedeva più attenzione nel concedere rigori alla Juve, che quest'anno ne ha avuto uno solo. Poi anche Allegri ha aggiunto carne al fuoco, parlando di stile diverso tra i due club, ma non solo perché l'allenatore toscano ha parlato anche della questione arbitri chiedendo di non alzare un polverone quando non viene concesso un rigore.
Tutto questo è successo alla vigilia della sfida di Coppa Italia, quello che è accaduto dopo riguarda ancora Ibra, il quale ha puntato il dito contro Storari, ma non è stato sanzionato, perché il gesto non è stato ritenuto violento; Chiellini ha fatto la spia davanti alla telecamere, dicendo "Ibra si è comportato come domenica contro Aronica". Ci sono state poi le risposte di Ambrosini e Galliani che hanno ritenuto fuori luogo le dichiarazioni del difensore bianconero; Marotta ha voluto spegnere le polemiche dicendo "Chiellini è un uomo di principi, ha solo risposto alle domande. Con il Milan c'è solo una sana rivalità sportiva".
E finalmente si può tornare a parlare solo di calcio.