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Primo pallone e primo gol, ma era solo l'inizio. Leao verso la prima da titolare al Mondiale con ambizione

di Antonello Gioia

Al primo pallone toccato in un mondiale, Rafael Leao ha dimostrato ciò che è e ciò che sa. fare: progressione di 70 metri, mostrando un atletismo e una velocità fuori dal comune, movimento perfetto ad aprire gli spazi per l’assist del compagno e destro piazzato all’angolino. E ora? Ora tutti si aspettano ancora di più.

Prima da titolare?
L’occasione arriverà già oggi quando, alle ore 20:00, il Portogallo cercherà il pass per gli ottavi di finale nel Girone H affrontando l’Uruguay; la Celeste è una squadra esperta, rognosa, con giocatori di alto livello che, di conseguenza, sono pane per i denti di un giocatore brillante come Leão. Fernando Santos, complice qualche infortunio in zona offensiva, potrebbe regalargli una maglia da titolare ed è ovvio che, se così fosse, gran parte dei fari di addetti ai lavori, appassionati e avversari saranno su di lui.

Percorso
Quando gioca nel Milan, Leao è ormai da mesi costantemente raddoppiato o addirittura triplicato dalle difese avversarie: è il trattamento, d’altronde, che si deve ai fuoriclasse, ai giocatori capaci di cambiare la partita da momento all’altro. In Italia, nonostante queste marcature spesso asfissianti, Leao fa sempre sempre la differenza e in questa stagione sta trovando la capacità di essere determinante con continuità anche in Champions League. In questo senso, l’essere protagonista al Mondiale, cominciando dal goal al primo pallone toccato e passando per la prima titolare possibile questa sera, sarebbe di grande aiuto per la sua crescita verso l’appellativo di campione.


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