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Prandelli: "Sul VAR c'è tanta confusione in questo momento"

di Enrico Ferrazzi
Fonte: ANSA
foto ANSA

(ANSA) - ROMA, 10 FEB - "Fino a qualche giorno fa il Napoli aveva trovato una continuità incredibile. Nelle ultime due partite ha trovato difficoltà, forse le avversarie hanno capito come limitarlo, chiudendo tutti gli spazi. Conte è un grande allenatore, conoscitore, studioso, riuscirà a trovare qualche situazione in fase offensiva. Il Napoli è l'unica squadra in questo momento a poter pensare di poter arrivare fino in fondo e vincere il titolo. Le altre fanno fatica perché sono impegnate in coppa. In generale il calcio italiano non sta brillando, nelle ultime partite ho visto squadre molto stanche". Così l'ex ct della Nazionale Cesare Prandelli, ospite di Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1, sulla frenata del Napoli e sulla lotta scudetto e sul Var, riguardo a difformità di giudizio tra un caso e l'altro: "Quando è nato il Var tutti eravamo tutti felici e contenti, sembrava una valvola che potesse aiutare tutti. Invece abbiamo complicato tutto e sinceramente diventa difficile commentare determinate situazioni. L'unica persona che può decidere nell'immediato è l'arbitro. Forse al Var dovremmo mettere qualche ex grande giocatore capace di valutare l'entità del contrasto e delle situazioni. In questo momento c'è grande confusione". In Nazionale è possibile far coesistere Kean e Retegui? "Penso di sì, poi bisogna vederli all'atto pratico - spiega Prandelli - Ad esempio Kean alla Fiorentina ha tutto lo spazio davanti suo, non deve aspettare il movimento dell'altra punta. In questo momento è devastante, così come Retegui che chiude tutte le azioni in modo incredibile. Teoricamente sì, si può pensare a una coppia così importante". Infine gli auguri a Gravina: "Volevo fare i complimenti al presidente Gravina, perché c'è stato un momento di grande difficoltà, ma - conclude l'ex Ct - è stato molto bravo e determinato. Se riuscisse veramente a trovare una grande sinergia con la Lega Serie A, potremmo veramente pensare di iniziare un cammino nuovo e interessante proprio per i nostri settori giovanili". Ritorno in panchina? "In panchina no, ma su altri aspetti ci potrei anche pensare". (ANSA).


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