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Perché Fonseca? La Gazzetta spiega: "Dagli ingaggi al Lilla ai numeri in campo"

di Francesco Finulli

Ormai si sa da diverse settimane, Paulo Fonseca è il nuovo allenatore del Milan. Solo ieri, però, il tecnico rossonero è arrivato in Italia: lo ha fatto accompagnato dal suo staff su un volo privato in arrivo da Lille. E proprio la città francese è stata la sua casa nelle ultime due stagioni: in questa esperienza vanno ricercate le motivazioni che hanno spinto il Milan a puntare su Fonseca, nonostante ci fossero profili con dei curricula di maggiore appeal sul mercato.

La Gazzetta dello Sport prova a illustrare le ragioni per cui il club rossonero ha scelto il portoghese e titola: "Dagli ingaggi al Lilla ai numeri in campo. Paulo scelto così". Con il Lille è arrivato quarto in campionato: un gran risultato se si guarda il monte ingaggi di appena 25 milioni. Più della metà rispetto al Monaco che ha chiuso secondo a otto punti di vantaggio. Non ne parliamo del confronto con il Psg che ha un tetto salariale di 300 milioni. Un dato che è sintomo dell'abilità di valorizzare la rosa a disposizione. E di questa, continua la rosea, i giovani in particolare: non è un caso dunque che il Milan Futuro lavorerà a stretto contatto con la Prima Squadra.

Ma ci sono anche motivazioni tattiche. Il Lille di Fonseca è secondo in Francia - dietro solo al Psg - per sequenze di 10 o più passaggi che hanno poi portato a un tiro o a un tocco in area. D'altro canto difensivamente ha messo in fila ottimi numeri: seconda per tiri concessi, terza per gol subiti e prima per tocchi in area concessi. Considerando le difficoltà della retroguardia rossonera l'anno scorso, questo è davvero un bel biglietto da visita.


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