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Pastore su Abraham: "il Milan si è messo in rosa un attaccante di riserva che poche squadre hanno in Serie A"

di Lorenzo De Angelis

Nel corso della nuova stagione di 'Fontana di Trevi', famosissimo podcast di Cronache di Spogliatoio, il giornalista de Il Foglio Giuseppe Pastore ha così parlato di Milan nella sua rubrica "Pastorale". 

"Ci sono dei premi in America che si chiamano Razzie Awards che premiamo i peggiori attori dell'anno. Si fanno sempre la sera prima degli Oscar, di solito premiano le peggiori interpretazioni, i film peggiori. E non c'è dubbio che la stagione 23/24 di Tammy Abraham avrebbe potuto concorrere a questa rassegna. È stato mandato via, mai nemmeno rimpianto, neanche per un minuto, dai tifosi della Roma e accolto con una certa freddezza da quelli del Milan proprio perché è arrivato alla fine del mercato con uno scambio con Saelemaekers che sembrava, sulla carta, favorire la Roma. I 90 minuti, 30 con la Lazio e 60 con il Venezia, di Tammy Abraham consegnano alla Serie A, e soprattutto al Milan, un attaccante che è molto diverso con quello con cui ci eravamo lasciati a giugno. Un attaccante che intanto ha voglia di giocare, che è una cosa che fa tutta la differenza del mondo. Per esempio Abraham è arrivato nello spogliatoio pieno di amici, perché lui ha giocato al Chelsea con Tomori, Loftus-Cheek, con Pulisic, che è uno che tra l'altro lo aiuta anche in campo".

Pastore ha poi continuato dicendo: "È un giocatore che secondo me non vedeva l'ora di andare via da un ambiente molto negativo, e ci ricordiamo quello che dicevamo e dicevano a Roma dell'Abraham del gol sbagliato al Bayer Leverkusen, dei tanti gol sbagliati, avrete visto anche voi quella clip di TikTok che metteva in fila gli errori nei tre anni di Roma di Abraham. Tuttavia sarete d'accordo con me, è meglio sbagliare tanti gol che non avere affatto occasioni. L'uomo di cui Abraham è andato a prendere il posto in rosa, un giocatore che fra l'altro il Milan aveva rinnovato dandogli la maglia numero 9 per poi scartarlo dalle liste Uefa, ovvero Luka Jovic, è un giocatore molto diverso. Jovic che ha fatto tanti gol lo scorso anno, partecipa molto meno alla manovra di Abraham, fra meno sponde, fa meno lavoro oscuro, corre molto di meno. Nell'azione che porta al calcio d'angolo da cui arriva il 2 a 0 di Fofana, Abraham fa una bellissima sponda di petto a Loftus-Cheek a centrocampo. Abraham è un giocatore che partecipa alla manovra del Milan in maniera molto più attiva e propositiva di quanto forse farebbe persino Morata, che chiaramente ha altre qualità e nelle gerarchie viene Milan". 

In conclusione: "Insomma, il Milan un po' per caso, ma anche un po' per bravura per capacità di cogliere l'occasione, si è messo in rosa una seconda punta, un attaccante di riserva, che poche squadre hanno. Perché certamente è meglio dell'attuale Milik, è certamente meglio dell'attuale Simeone Abraham, forse anche meglio, anzi sicuramente, di Arnautovic, su Taremi si può discutere. Questo fa sì che il Milan abbia il reparto offensivo, cioè i tre titolari più le tre riserve, migliore della Serie A come uomini e varietà. Attenzione dunque ad Abraham, che sembrava essere un ex giocatore, io pensavo che non fosse più recuperabile ad alti livelli. È chiaro che il Venezia è al 20esima squadra della Serie A, ma l'anno scorso il Milan contro la 20esima squadra della Serie A fece due pareggi". 


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