Pastore: "Fonseca è un uomo solo in una società che non ha modo e competenza per gestire una crisi forte"
Nel corso del consueto appuntamento con il podcast di Cronache di Spogliatoio 'L'Ascia o raddoppia', il giornalista de Il Foglio Giuseppe Pastore ha detto la sua sulle forti dichiarazioni di Paulo Fonseca nel post partita di Champions League contro la Stella Rossa:
"Io penso che Fonseca sia un uomo evidentemente solo in una società che non perché è scettica su Fonseca, o perché stia cercando di tenere un atteggiamento corretto verso il mondo arbitrale eccetera. È proprio una società che non ha modo e non ha competenza per gestire una crisi forte, e lo diciamo da tutta la stagione. Non hanno esperienza questi dirigenti. Non ce l'ha Ibrahimovic, non ce l'ha Furlani, non ce l'ha Moncada.
Il Milan manca di una serie di figure intermedie che devono, specialmente in momenti così difficili, stare accanto ad un allenatore che non chiede altro che un supporto interno. Io ricordo che l'ultima grande crisi, una delle più profonde del Milan di Pioli, quella del 5 a 2 con Sassuolo, quella del 4 a 0 contro la Lazio, partita enormemente più peggiore rispetto a qualunque sconfitta abbia rimediato quest'anno Fonseca. Lazio-Milan fu un bagno di sangue per il Milan e seguiva la Supercoppa, seguiva l'eliminazione in Coppa Italia. Dopo 10 minuti dalla fine della partita, va Paolo Maldini a parlare alle telecamere, a Sky e DAZN, e fa le veci di Pioli che poi arriverà e fa la sua parte.
Ma è la società che sente l'impulso di andare a trasmettere un messaggio di compattezza all'ambiente, di vicinanza all'allenatore e di tutte queste cose che succedono in qualunque società in crisi. Quella del Milan è comunque una crisi controllata, perché è una squadra che è pienamente in corsa per le prime 8 in Champions League".