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Pasotto: "Maignan con la fascia al braccio è stato un'eredità che Allegri si è ritrovato al suo arrivo e si è ben guardato dal modificare"

di Antonello Gioia

Marco Pasotto, giornalista, si è così espresso su La Gazzetta dello Sport sul futuro di Mike Maignan: "Mike con la fascia al braccio è stato un'eredità che Allegri si è ritrovato al suo arrivo e si è ben guardato dal modificare. Maignan ha conservato i gradi con orgoglio, facendo una sorta di patto con allenatore e società: si va avanti insieme nel nome dell'obiettivo comune, con la massima serietà, a prescindere dal contratto in scadenza. Un patto che, conoscendo la serietà professionale di Mike, ha tranquillizzato il Milan dal punto di vista sportivo. Ma allo stesso tempo era anche una sorta di tacito accordo su una separazione a parametro zero che pareva ineluttabile. Poi il francese ha iniziato a lavorare con Filippi (già alla Juve con Allegri), trovandosi molto bene, e lungo la stagione ha avuto modo di apprezzare i miglioramenti complessivi rispetto alle disgrazie della scorsa stagione.

Tutto questo l'ha portato a parlare così alla vigilia del Napoli in Supercoppa: "Quest'anno siamo più una squadra, più una famiglia, un gruppo dove si vive bene. Sono cambiate tante cose, il mister e il suo staff hanno portato serenità". E poi, ancora, su Filippi: "Ha molta esperienza, sangue freddo, sa gestire un gruppo di portieri. Lavorare con gente così è molto più facile. Non voglio fare paragoni, ma mi sento molto bene con quello che mi propone in allenamento, come gestisce il mio carattere e le mie cose. Sono felice, spero che continui così per tutta la stagione".


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