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Paletta racconta il Mondiale U20 con Messi: "Era il più piccolo, era timido. Ma in campo..."

di Manuel Del Vecchio

Nuovo episodio di Unlocker Room - The Rossoneri Podcast, format curato e prodotto da Milan TV con ospiti diversi protagonisti del mondo rossonero, presente e passato. In questa puntata l’ospite è Gabriel Paletta, roccioso difensore centrale che ha vestito la maglia rossonera dal 2015 al 2018, con una parentesi in prestito all’Atalanta nel 2016.

Parliamo di quel Mondiale U20 con Messi, Aguero… Com’era?

“È stata una bellissima esperienza. Io giocavo da un anno in Serie A, è stato molto bello. Loro due erano sotto età, erano i più piccoli. Aguero infatti ha fatto poi un altro mondiale U20 e ha vinto anche quello. È stato bello, tutte le regole che seguivi in nazionale, a livello di allenamento e partite, era una cosa bellissima. Era diverso da quello che facevo nel club”.

Messi com’era?

“Lui era un pochino timido. Era più piccolo di tutti gli altri. Parlava poco, giocava tanto alla PlayStation, era sempre in coppia con Aguero. Ma era fortissimo, si vedeva. L’allenatore non l’aveva messo titolare nella prima partita”.

Tutti sapevano che era un fenomeno oppure iniziavate a scoprirlo?

“No no, tutti lo sapevano. L’Argentina, prima del mondiale U20, lo chiama per farlo diventare argentino; c’era anche la Spagna che voleva convocarlo in nazionale. Lui però voleva giocare per l’Argentina. Prima di questo Mondiale il presidente della federazione aveva fatto di proposito un’amichevole per far sì che venisse convocato. E quindi lui nella prima parte dalla panchina, se non sbaglio perdiamo contro gli Stati Uniti. Ma già dalla seconda ha iniziato a fare il titolare e da lì le hai giocate tutti”.

L’hai più sentito?

“L’ho incrociato un po’ di volte: in qualche partita di beneficenza, a Liverpool col Barcellona. L’anno scorso sono andato a vederlo a Parigi perché mio figlio voleva vederlo, ma c’era il caos con i tifosi e non siamo riusciti ad incrociarci. Adesso è da un po’ che non lo vedo”.


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