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Non si pensi all'uomo in meno: ecco i due problemi atavici del Milan. Per il resto calma

di Antonello Gioia

Così come dopo la prima sosta stagionale, il Milan esce sconfitto dalla prima gara del nuovo troncone di campionato: un mese fa c'era stato il terribile 5-1 contro l'Inter, ieri lo 0-1 di San Siro contro la Juventus in un match molto noioso e un po' povero tecnicamente, deciso, di fatto, dall'espulsione al 40esimo di Thiaw (giusto il rosso diretto per DOGSO) e dal tiro deviato da Krunic di Locatelli a metà ripresa; i rossoneri sono ora secondi in classifica dopo 9 giornate, a -1 dall'Inter capolista e a +1 sulla Juventus terza.

I due problemi
Il primo problema non è una novità per il Milan di Pioli: contro le squadre chiuse - delle quali la Juventus di Allegri è oggettivamente la più concreta rappresentazione - si fa una fatica tremenda a trovare soluzioni che non siano episodi estemporanei (il gol di Pulisic a Genova o il gol su mischia di Tomori l'anno scorso sempre con la Juve) o la classica palla-a-Leao, anche ieri vicinissima ad essere decisiva, tra l'altro, se non fosse stato per il super intervento di Szczęsny sulla girata di Giroud; Pioli nel post partita ha confermato che si doveva accompagnare di più con i centrocampisti e che è su questo che si deve migliorare: lo si deve fare da tempo, con il dettaglio (positivo) che il tecnico rossonero quest'anno ha più carte in mano per trovare la quadra.
Il secondo problema è un po' la causa e un po' la conseguenza del primo: il Milan fa molta fatica a segnare, anche - e forse soprattutto - per l'assenza di un grande bomber d'area di rigore da oltre 20 gol a stagione; nelle ultime tre gare, i rossoneri hanno tirato 33 volte segnando solo un gol (Pulisic a Genova): troppo poco, evindemente, per una squadra con questo talento e queste ambizioni.

Per il resto calma
Milan-Juventus di ieri, se non fosse stato per il tiro deviato di Locatelli, era partita incanalata sullo 0-0; poi, come dice Allegri, il calcio vive di episodi e quelli per i bianconeri sono stati loro favorevoli e sfavorevoli per i padroni di casa. A ciò si aggiungono le assenze pesanti in casa Milan, più pesanti oggettivamente di quelle in casa Juve, con mezza formazione titolare fuori tra squalifiche e infortuni. Ma questo la classifica non lo sa: tre punti contro una rivale sono stati persi, soprattutto a causa di due atavici problemi che devono essere risolti.


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