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Non scrivo il commento a Dortmund-Milan. Oggi basta il copia-incolla

di Antonello Gioia

L'ora è tarda e gli occhi stanchi, ma il Milan versione Champions League 2023-2024 è venuto in mio soccorso: per scrivere il commento al match di ieri sera contro il Borussia Dortmund basterebbe fare un copia-incolla di quello successivo al pareggio di due settimane fa contro il Newcastle, cambiando solo qualche nome qua e là. D'altronde, tutto è abbastanza simile: maree di occasioni sprecate dai rossoneri, alcune delle quali clamorose, e uno 0-0 che lascia tanto amaro in bocca e che mette un po' di paura in ottica qualificazione.

Il match
Nel sempre caldissimo Signal Iduna Park di Dortmund, i rossoneri di Pioli hanno giocato un primo tempo abbastanza al di sotto delle proprie potenzialità, non riuscendo ad aggredire alto il Dortmund e lasciandogli il controllo dei ritmi; eppure, le due occasioni più grosse sono per i rossoneri, con Giroud che clamorosamente sbaglia ad un metro dalla porta e Theo che non l'ha centrata da buona posizione. Nella ripresa i rossoneri, pur non giocando con chissà quale fluidità, hanno avuto diverse chance di segnare, ma né Pulisic, né Chukwueze, né Reijnders sono riusciti, anche in modo abbastanza clamoroso, a bucare la porta di Kobel. Ne è risultato uno 0-0 strano tra due squadre che potevano segnare di più e che, invece, si sono un po' inguaiate da sole.

La qualificazione
Già, perché ora molto delle qualificazione passerà per il Milan dalla doppia sfida contro il PSG, battuto ieri nettamente dal Newcastle di Tonali, ora primo nel girone con 4 punti. Servirà, innanzitutto, provare a far punti a Parigi il 25 ottobre, in una sfida che si troverà, tra l'altro, in mezzo a quelle di campionato contro Juventus e Napoli. Per raggiungere questo obiettivo, però, deve essere chiara una cosa: bisognerà segnare. 39 tiri tentati, 0 gol in due partite di Champions: così il girone è difficile passarlo, nonostante il Milan di Pioli abbia dimostrato sul campo di avere tutte le qualità per farcela.


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