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Non pronunciare il nome di Dio invano, a meno che tu sia Maicon

di Alessandro Jacobone

Eccoci tornati al nostro caro amato pallone dopo una noiosa pausa festiva che sembrava non finire mai.
L'astinenza dal calcio è una brutta cosa se ami questo sport e sopratutto se l'alternativa è leggere solamente articoli sul calciomercato con un retrogusto di faziosità e demagogia spiccia.
Orfani del Presidente del Consiglio si deve pur scrivere qualcosa non trovate? Cosa di meglio che attaccare la sua squadra appoggiandosi sul gossip di Pato e Barbara per poi continuare con lo stesso Pato e i suoi presunti malumori? E perché non inserire un ingrediente assai gradito ai frustrati come il "ribelle" Leonardo che tanto coraggiosamente le aveva cantate a Berlusconi? Amato da parte di alcuna stampa come Che Guevara dal popolo cubano dopo la rivoluzione
del '53, é peró stato apostrofato degnamente da Diego Armando Maradona. Detto da me che questa dirigenza l'ha aspramente attaccata attraverso il gruppo dei Non Evoluti, si può essere sicuri della sincerità della denuncia.
Finisse qui potremmo anche sopportare questo tipo di giornalismo ma loro vanno oltre e allora l' acquisto di 25 milioni per Tevez passa da "immorale in un periodo di crisi" se fatto dal Milan a "stuzzicante pazzia" se fatto dalla società di via Durini.
Le frasi indecifrate di Ibra tuonano per giorni tra i media come il più scandaloso dei comportamenti mentre le chiare e inequivocabili bestemmie di Maicon non trovano commenti in nessuna tv e neanche a fine quotidiano dopo gli annunci di incontri.
Preparare un derby è diventato per alcuni una vera e propria guerra mediatica e la prova l'abbiamo avuta oggi con il discusso, da loro solamente, rigore su Pato. Anche la confessione di Manfredini è stata affossata come se pronunciata da un ubriaco appena fermato dalla stradale.
Avendo vissuto il Milan di Berlusconi sin dall'inizio e avendo convissuto con l'idea comune che vincessimo poiché Silvio possedeva le reti Mediaset, voglio proprio capire dove sia finito il nostro "dittatore".
Da egemone egocentrico al quale prostrarsi è diventato ora moda dimostrarsi "liberi" di dire la propria nonostante la busta paga arrivi dalle sue tasche. Una forma di prostituzione intellettuale al contrario che da tempo ha incominciato a stancare il popolo rossonero. E allora che fare amici rossoneri? Io per il momento una soluzione l'ho trovata.
Quando vedo le partite, per godere di una telecronaca più imparziale di quella attuale e per non sentire infangare la nostra squadra, sapete che faccio? Mi sintonizzo su Inter Channel

Buon derby a tutti!

Alessandro Jacobone
Milanisti non evoluti


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