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Nesti: "Milan, a gennaio Tevez o Maxi Lopez"

di Luca Iannone

Tuttomercatoweb ha intervistato in esclusiva Carlo Nesti, giornalista e opinionista di Telelombardia e Antennatre, e con lui parlato di Milan-Chievo. I rossoneri sono la squadra più forte d'Italia. Con il Chevo il Milan dovrà ripartire dalla gara con la Fiorentina ingiustamente pareggiata. Nel calciomercato di gennaio se Mexès ha ritrovato la forma non serviranno difensori, mentre a centrocampo Eriksen potrebbe essere il giocatore che serve per svecchiare il reparto.

Nonostante la sconfitta con il Barcellona, il Milan ha dimostrato che la risalita della classifica in campionato è frutto di valori superiori che ha la squadra di Allegri. Juventus e Lazio devono cominciare a preoccuparsi?
"Il Milan è la squadra che io considero più forte d'Italia, però si sa che non sempre alla fine di un campionato il più forte vince, perché poi dipende da tante altre variabili come ad esempio perdere dei giocatori: infatti il Milan ha dovuto fare a meno del calciatore che godeva probabilmente della miglior forma, ovvero Cassano, e questo per i rossoneri è comunque un handicap. Nonostante ciò il Milan rimane la squadra più forte perché dopo la sconfitta contro la Juve, che ha rappresentato il punto più basso di questa stagione, sommando tutte le partite disputate risultano sei vittorie, due pareggi e una sconfitta. Le sei vittorie parlano da sole, dei due pareggi e della sconfitta vorrei sottolineare: uno dei due pari è stato quello con la Fiorentina, partita che se venisse rigiocata novantanove volte e arbitrata da direttori di gara che non siano Mazzoleni sarebbe vita dal Milan perché quello davvero è stato un pareggio falso e i rossoneri dovevano vincere; mentre l'unica sconfitta è stata quella di Champions con il Barcellona, la squadra più forte del mondo, e quindi ci sta perché è stata una sconfitta molto molto onorevole".

Se il Milan giocherà come con il Barcellona per il Chievo sarà un'impresa ardua contenere i rossoneri?
"Il Milan deve pensare di giocare in campionato come ha fatto finora perché la gara con il Barcellona costringe chiunque a giocare in una maniera differente, è evidente che non si può fare a meno di pensare alle risorse degli avversari e quindi a coprirsi. Di conseguenza il punto di riferimento non può essere la partita di Champions in quanto era una gara atipica contro un avversario che è l'unico al mondo a giocare i un certo modo. Più che altro credo che il Milan non si debba far ingannare dal pareggio di Firenze e debba ripartire di li, perché con la Fiorentina i rossoneri hanno giocato molto bene sia dal punto di vista qualitativo che da quello quantitativo, costruendo diverse palle gol e addirittura i rigori a favore potevano essere tre; è stato colpito un palo interno, è stato annullato un gol valido a Seedorf, quindi sinceramente il punto di riferimento per il Milan è semplicemente continuare a giocare come ha fatto fino a qualche giorno fa in campionato".

Alla luce anche degli infortuni di parecchi giocatori rossoneri nel mercato di gennaio il Milan quali rinforzi dovrà prendere?
"Oltre agli infortuni noti di Flamini, Gattuso e Cassano si è aggiunto quello di Nesta e si sa che comunque, quando manca questo giocatore o manca Thiago Silva, non è facile per Allegri trovare delle alternative anche se il Milan ha dei sostituti a questi due grandissimi difensori centrali che sono Yepes, Bonera e Mexès. Quest'ultimo dovrebbe a breve tornare a disposizione appena potrà togliere il tutore alla mano che non può essere utilizzato durante le partite in quanto non consentito. Mexès, per me, sarebbe il primo acquisto del Milan di gennaio perché da quando è stato preso dal club rossonero non lo abbiamo mai visto ed è uno dei più forti difensori che giocano in Italia e nelle intenzioni del Milan in questo campionato avrebbe dovuto alternarsi con Nesta e la prossima stagione essere titolare, in previsione del fatto che Nesta o non assicuri più di giocare lo stesso numero di partite o smetta. Quindi tornando ai possibili acquisti di gennaio uno è proprio un giocatore che ha già in rosa, se finalmente potrà essere nella condizione fisica di poter scender in campo, poi di nomi in questo periodo se ne fanno tanti. Un altro il centrocampista danese dell'Ajax Eriksen che è cercato da vari club e che interessa al Milan che è consapevole di essere una squadra ancora da svecchiare soprattutto in mediana. Circola da tempo anche il nome del difensore brasiliano Dedè, che è accostato a tutte le grandi del campionato italiano, Milan, Juve e Inter, ma ripeto, secondo me, non può riguardare il Milan perché i rossoneri devono innanzitutto recuperare Mexès e poi per il resto in questo ruolo sono a posto. Durante Milan-Barcellona sul tabellone dello stadio è apparso il nome di Drogba perché aveva segnato per il Chelsea, forse a San Siro i più non se ne sono accorti perché concentrati a seguire la partita, ma questa è stata l'ufficializzazione del fatto che Drogba, giocatore di cui aveva parlato bene anche Galliani, non verrà al Milan a gennaio perché non potrà essere utilizzato in Champions League in virtù del fatto che ha giocato mercoledì, a questo punto il giocatore ivoriano se diventerà rossonero lo sarà solo dopo il mercato estivo. Di conseguenza penso che il Milan a gennaio preleverà una punta in prestito, in attesa di Cassano come alternativa a Ibrahimovic, e ritornerà quindi alla soluzione Maxi Lopez, l'attaccante del Catania. C'è però da dire che se il Milan deciderà di fare a meno di un attaccante che possa giocare in Champions allora l'incontro fra Galliani e l'agente di Tevez, avvenuto il giorno seguente la gara con il Barcellona, potrebbe preludere a un imminente ingaggio, soprattutto se ci sarà sintonia fra il club rossonero e Kia Joorabchian sul compenso del giocatore, già da tempo in rotta con Mancini e con il Manchester City dopo che si era rifiutato di scendere in campo nel match di Champions League contro il Bayern Monaco. Se Galliani troverà l'accordo con il procuratore dell'argentino dovrà però poi convincere il club inglese ad accettare di cedere il giocatore in prestito con diritto di riscatto".


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